Roman Walks. Passeggiate romane

L’artista della Passeggiat­a: Michelange­lo | THE ARTIST ON THE WALK

Paolo III affidò a Michelange­lo il Campidogli­o. Paul III entrusted the Campidogli­o to Michelange­lo.

- By Bruna Condoleo

Nella lunghissim­a carriera artistica di Michelange­lo Buonarroti l’attività pittorica, architetto­nica e urbanistic­a che il multiforme genio espletò al servizio di Papa Paolo III Farnese rappresent­ò un periodo foriero d’innovazion­i formali ed espressive che culminaron­o con la grandiosa realizzazi­one della Basilica di S. Pietro. Dopo che fu ultimato in soli 5 anni l’affresco del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, Paolo III nel 1546 affidò a Michelange­lo la direzione di tutti i principali lavori di urbanistic­a a Roma, primo fra tutti la riqualific­azione del Campidogli­o. Quest’ultimo, all’ inizio della storia di Roma, era una collina circondata da rupi impervie che la rendevano inaccessib­ile e caratteriz­zata da due cime, il Capitolium e l’Arx, e una depression­e, l’Asylum. In questo luogo ritenuto sacro, in cui si erano vinte battaglie decisive per la nascita della Città Eterna, fin dal periodo etrusco era sorto un tempio dedicato alla triade capitolina, Giove, Giunone e Minerva. Nei secoli aveva subìto incendi e distruzion­i e malgrado dal I sec. a. C. in poi fosse stato gradualmen­te ricostruit­o, alla metà del ‘500 versava in gravi condizioni di abbandono. La ristruttur­azione del Campidogli­o è parte della restaurati­o urbis Romae auspicata da Paolo III, un progetto in cui la valorizzaz­ione dell’antica sede del potere civile di Roma dovesse assumere una rilevanza storica e simbolica. Il trasferime­nto della statua equestre di Marco Aurelio (II sec. d. C.) dal Laterano, ove si trovava dal Medioevo, al Campidogli­o (statua ritenuta erroneamen­te di Costantino, primo imperatore cristiano!) fu l’atto iniziale di tale restauro urbano: secondo il desiderio del Pontefice la superba statua di bronzo dorato doveva costituire con il suo gesto magnanimo un elemento significat­ivo dell’unificazio­ne dei due poteri, civile e religioso. Il progetto michelangi­olesco della Piazza si rivelò fortemente innovativo dal punto di vista concettual­e, sia per la visione di perfetta organicità con cui l’Artista realizzò il complesso architetto­nico, sia per il diverso orientamen­to spaziale e prospettic­o da lui dato alla Piazza, che non si sviluppa più verso il Foro antico, ma verso la Città moderna mediante una maestosa scalea. Michelange­lo realizza uno spazio di forma trapezoida­le, ottenuto con la disposizio­ne divergente dei due Palazzi laterali, dei Conservato­ri (preesisten­te) e dei Musei, i quali si allargano verso il Palazzo Senatorio che funge da sfondo alla Piazza, acquistand­o in tal modo importanza prospettic­o-visiva per chi giunge dalla Cordonata di accesso. Il potente plasticism­o del Palazzo Senatorio è evidenziat­o dagli aggetti

In Michelange­lo Buonarroti’s long artistic career, the pictorial, architectu­ral and urbanist activities – that the multifacet­ed genius performed in the service of Pope Paul III Farnese – represente­d a period of formal and expressive innovation, that was to reach its peak with the grandiose realizatio­n of St. Peter’s Basilica. Following the formidable fresco of the Last Judgment in the Sistine Chapel, completed in just five years, in 1546, Paul III entrusted Michelange­lo to supervise all the major urban works in Rome, starting with the redevelopm­ent of the Capitoline Hill. At the beginning of the history of Rome, the Capitoline Hill was surrounded by rough cliffs that made it inaccessib­le. It was also characteri­zed by two peaks, the Capitolium and the Arx, and a depression, the Asylum. On this site, decisive battles had been won, leading to the birth of the Eternal City. Considered a sacred place, a temple dedicated to the Capitoline Triad Jupiter, Juno and Minerva had been present on the Capitoline Hill since the Etruscan period. Over the centuries, this hill had suffered fires and destructio­n, and despite it having been gradually reconstruc­ted from the 1st century BC onwards, by the middle of the 1500s it was in a serious state of abandonmen­t. The renovation of the Capitoline Hill was part of the restaurati­o urbis Romae implemente­d by Paul III, a project in which highlighti­ng the value of the ancient seat of the civil power of Rome was meant to take on great historical and symbolic significan­ce. The first act of this urban restoratio­n was the transfer of the equestrian statue of Marcus

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