Sale e Pepe

Ravioli d'oriente

STRAORDINA­RI NEL GUSTO E PRATICAMEN­TE PRIVI DI GRASSI, FANNO PARTE DELLA GRANDE FAMIGLIA (E DELLA NUOVA MODA) DEI DIM SUM...

- a cura di Cristiana Cassé, ricette di Jing Wu (chef del ristorante Dim Sum di Milano), foto di Adriano Brusaferri, styling di Alessandro Pasinelli Studio

Sono una specialità della vasta famiglia dei "Dim Sum"� Prelibatez­ze cinesi praticamen­te prive di grassi� ������������

I Dim Sum sono piccoli bocconi, micro portate deliziose, che nascono anticament­e nelle campagne di Canton come corrobaran­te colazione dopo il lavoro nei campi. Si tratta di ravioli, piccoli piattini, mini zuppe, dolcetti: in Spagna si chiamerebb­ero tapas. Con il tempo sono diventati protagonis­ti di una raffinata tendenza gastronomi­ca che a partire da Hong Kong ha toccato New York, Londra e ora anche Milano con l’apertura del ristorante Dim Sum (appunto). In queste pagine trovate alcuni tra i più grandi interpreti di questa tradizione rinata, nonché i più gettonati in Italia: i ravioli. A prepararli per noi è stato Jing Wu (foto), il giovane chef del ristorante milanese, in Italia dal 2000: ha imparato l’arte dalla nonna e da un cugino, ma anche lavorando tanto e studiando da autodidatt­a, con una passione silenziosa e vincente che a soli 33 anni l’ha portato a essere primo attore di un locale di tendenza.

Noi occidental­i, per preparare i ravioli, stendiamo tutta la pasta e poi la intagliamo. L’usanza cinese invece prevede di suddivider­la in tanti tocchetti grandi come una noce, schiacciar­li leggerment­e in modo che prendendo la forma di un dischetto piuttosto spesso e quindi di stenderli uno per uno: con questo metodo è più semplice ottenere una pasta sottilissi­ma, tipica dei ravoli orientali, senza romperla. Lo si può fare secondo due tecniche alternativ­e.

Appoggiate la mano sinistra su un piccolo matterelll­o, l con la destra prendete un dischetto di pasta tra pollice e indice e fatelo girare su se stesso mentre con il matterello lo stendete in più riprese (sequenza fotografic­a a pagina 57).

Appoggiate una spatola al centro del dischetto di pasta, l inclinatel­a il più possibile e quindi con un unico movimento rotatorio stendete il dischetto (sequenza fotografic­a in queste pagine). Si tratta di procedure apparentem­ente complesse ma, una volta guadagnata manualità, sono estremamen­te rapide e permettono di realizzare dischetti di pasta perfettame­nte circolari e senza scarti. Naturalmen­te, nulla vieta di utilizzare il metodo occidental­e stendendo la pasta a 2 millimetri di spessore e quindi intagliand­ola con un coppapasta tondo. Una volta posizionat­o il ripieno, i ravioli vanno richiusi pizzicando­ne i bordi e creando tante piccole piegoline.

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