Tournedos alla Rossini
UN PIATTO SOPRAFFINO FIRMATO DA UNO DEI PIÙ GRANDI OPERISTI DELLA STORIA DELLA MUSICA, CHE SI DEDICAVA CON PASSIONE ANCHE ALLA CUCINA
Un piatto sopraffino firmato da un grande musicista ��������������������
Gioacchino Rossini, aveva modi da vero signore. Bon vivant, come lo definivano gli amici, ed esperto gourmand, oltre che grande musicista (1792 – 1868), era un assiduo frequentatore di ristoranti e aveva l’abitudine, quando entrava in un locale, di salutare stringendo la mano al maître, al sommelier e a tutti i camerieri. Senza disdegnare, prima di sedersi al suo tavolo, di entrare nelle cucine per fare omaggio allo chef. La visita non era del tutto disinteressata perché da lì poteva prendere ispirazione per mettersi ai fornelli e creare le sue specialità.
Dedicato a Rossini, questo piatto contiene quanto di più voluttuoso si possa desiderare: tra i rossi di razza che potrebbero far bene, scegliamo Olmo dell’azienda Valturio, un Montepulciano della provincia di Pesaro, ottenuto nella zona del Montefeltro e caratterizzato da un’espressione ricca e opulenta, più occupato a custodire fino all’ultimo momento utile la fragrante grassezza delle carni che a contrastarla, così da lasciare al tartufo libero spazio per esibire la sua radicale intensità.