Sale e Pepe

TACCUINO DI VIAGGIO

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AIROTEL STRATOS VASSILIKOS

www.airotel.gr Sotto la collina del Licabetto, un hotel confortevo­le ed economico. Colazione varia, sauna e palestra.

HILTON ATHENS

www.athens.hilton.com La hall sterminata gira intorno a un albero piantato ai tempi dell’invasione turca. Skybar strepitoso e la piscina più grande di Atene.

TAVERNA KLIMATARIA

Platia Theatrou 2 La proprietar­ia intrattien­e gli ospiti con una coinvolgen­te lezione di cucina greca. Prima si taglia, si impasta, si cuoce, poi si mangia. Per prenotare: klimataria.gr

VAROULKO SEASIDE

Akti Koumoundou­rou 52 Sul lungomare del Pireo, lo chef Lefteris Lazarou ha edificato il suo regno. Piatti raffinati ma non “estremi” a tutto pesce che gli hanno valso la stella Michelin.

HYTRA RESTAURANT

Leof. Andrea Siggrou 107 Lo chef stellato Mantis rinnova la cucina greca pur mantenendo­ne i capisaldi. Ambiente e vista all’altezza.

FOOD TOUR ATHENS

www.athenswalk­ingtours.gr Una passeggiat­a di 3 ore tra i mercati, le botteghe alimentari e i chioschi di cibo di strada ateniesi appagante per tutti i cinque sensi.

BAIRAKTARI­S TAVERN

Pl. Monastirak­iou 5 La taverna più famosa di Atene è affollata di famiglie greche. Segno che souvlaki, kebab, tzatzichi e dolmades sono come Zeus comanda.

MELISSINOS ART STUDIO

Agias Theklas 2 Sandali di cuoio dal 1920.

SOLEBIKE

Lempesi 11, solebike.eu Noleggio bici elettriche per tour di Atene senza fatica. Lo s t i l o s o Gala x y Bar de l l ’ Hil t o n, a l l ’ ul t i mo pi a no de l l ’ hot e l e , in alto, la facciata de l l ’ Ai r o t e l St r a t o s

Vass i l i k o s . La piazza di Monastirak­i che, in pochi metri quadri, concentra monumenti medievali,

dell ’ et à cl ass i ca e di quella romana. Si prosegue tra i bei palazzi neoclassic­i e i tetti rossi della Plaka e infine si raggiunge l’effervesce­nte Monastirak­i. La sua piazza è l’ombelico di questa capitale perennemen­te senza sonno, sempre in cerca di allegria in salsa tzatziki: a ogni ora c’è chi spulcia le decine di bancarelle di libri usati e dischi in vinile, di macchine fotografic­he e fumetti ingialliti, di argenteria e porcellane. Bastano 2 euro per comprare eccentrich­e posate d’argento, piatti smaltati appartenut­i alla nonna e anche alla bisnonna, un po’ di più per i gigantesch­i leoni da giardino, le poltroncin­e alla Paolina Bonaparte o i bauli di cuoio per viaggi in carrozza. Ma soprattutt­o, a Monastirak­i, turisti e ateniesi si siedono nelle stesse taverne per ordinare un souvlaki senza sorprese, ma non per questo meno sfizioso. Se è venerdì sera, qualcuno si spinge fino al moderno Museo dell’acropoli, aperto sino alle 22. Da qualche anno ha strappato al Museo nazionale di archeologi­a il primato del miglior museo di Atene ed è considerat­o tra i più belli di tutta Europa. La sua architettu­ra in effetti è strabilian­te: un parallelep­ipedo trasparent­e che poggia su 90 gambe di cemento, che a loro volta emergono dai resti di un sito abitato nel 500 a.c. La galleria superiore, rivolta verso il Partenone, riunisce le metope, cioè i marmi che rivestivan­o il tempio disposti nella corretta sequenza e alla giusta altezza per poter essere ammirati. Alcuni pezzi sono originali, altri riproducon­o i marmi rimossi dagli inglesi e conservati nel British Museum, pietre di una secolare discordia tra la Gran Bretagna e la Grecia che ne pretende la restituzio­ne. Il ristorante del Museo serve specialità provenient­i dall’intera nazione: dal formaggio di Creta alle olive della Macedonia, dalle lenticchie del nord alle fave di Santorini, fino alle salsicce di Lefkada.

Il cibo è anche il filo conduttore di un saporitiss­imo tour per le strade di Psirri, il quartiere dei mercati e delle botteghe alimentari. Si comincia dal venditore di koulouri, all’angolo tra le vie Stadiou e Korai. Nessun ateniese, all’ora di colazione, può fare a meno di sgranocchi­are queste fragranti ciambelle al sesamo e sarà soltanto il primo dei molti spuntini che si concederà durante la giornata. Nell’attesa di sedersi a tavola qui si gusta un po’ di tutto: pane intinto nell’olio, olive, loukoumade­s (frittelle coperte di noci, pistacchi e litri di miele), oppure la squisita bougatsa: in pochi secondi, sotto gli occhi dei passanti, il minuscolo panetto di fillo si trasforma in un telo di pasta grande come un lenzuolo che poi viene ripiegato e farcito con gesti così abili e precisi che non ci si stanchereb­be mai di guardare. A Psirri si trovano anche il mercato della carne e quello del pesce, un tripudio di squame e tentacoli, gusci lucidi ancora gocciolant­i di acqua di mare venduti a prezzi economicis­simi. All’uscita l’olfatto è preda dei negozi di erbe. Non mancano venditori di miele, di olio (il migliore è quello di Lesbos), di aceti speziati con cardamomo e zenzero, di yogurt e ciliegie sciroppate da gustare al volo. Lungo la via Evripidou i salumifici sembrano foreste, con centinaia di salsicce appese ai soffitti al posto degli alberi. La specialità che profuma l’aria fino a renderla solida è il pastourma, una carne essiccata con paprica e cumino, arrivata in Grecia ai tempi delle migrazioni dei turchi dalla Cappadocia. La varietà più pregiata mescola carne di manzo e di cammello e con la sua spessa concia di aromi è un piacere davvero intenso, riservato soltanto ai palati più avventuros­i o molto curiosi.

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Tappa da Bougats a di k o , in pi a z z a I r o o n, pe r g us t a r e la bougat s a , s pe c i a l i t à a ba s e di pa s t a f i l l o e c r e ma, e ammirarne la l a v o r a z i o ne . Sot t o , l ’ i nt e r no de l l a c hi e s a bi z a nt i na di...
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