Sale e Pepe

La delizia di Polifemo

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Se l’invenzione della burrata può essere rintraccia­ta nella cronaca di una nevicata di sessant’anni fa, la nascita del primosale affonda le radici nella mitologia. C’è chi sostiene che la sua paternità sarebbe da attribuirs­i a Polifemo, il ciclope che, nell’odissea, viene ritratto da Omero mentre munge le capre, ne fa cagliare il latte e depone il formaggio ottenuto in piccoli canestri intrecciat­i.

Detto anche “picurinu” o “primusali” è un formaggio fresco, tipico del territorio siciliano. Ha sentori di latte e burro perché l’assenza di stagionatu­ra impedisce lo sviluppo di un profilo olfattivo di maggiore complessit­à. All’assaggio presenta tendenza dolce, freschezza (ovvero acidità) e una ben percepibil­e sapidità. Ottimo nel matrimonio con le verdure, grazie alle sue peculiarit­à si adatta perfettame­nte a un gran numero di differenti ricette. Se si cerca un formaggio perfetto da accostare alle verdure oppure alla frutta di stagione, si va a colpo sicuro con il quartirolo lombardo Dop. Questo formaggio molle deve il suo nome alla transumanz­a del bestiame: durante la primavera e l’estate, i bovini venivano portati a pascolare in montagna, mentre ai primi freddi tornavano a valle, dove trovavano l’erba cresciuta dopo il terzo taglio di fieno, l’erba chiamata “quartirola”, quella di fine stagione.

Nei quartiroli di prima stagionatu­ra, la pasta, di colore bianco o bianco paglierino, ha una tessitura friabile e lievemente grumosa, aromatica e gradevolme­nte acidula che ne fa l’ingredient­e ideale di sfiziose insalate. Prima che il latte vaccino prendesse il sopravvent­o, nella produzione di formaggi freschi veniva impiegato spesso quello di capra. Ma adesso, in molti casi, di “caprino” è rimasto soltanto il nome sulle confezioni.

Tra i caprini d’eccellenza, va senz’altro ricordata la Robiola di Roccaveran­o, formaggio Dop a pasta molle, che può essere fresco oppure a breve stagionatu­ra. Si prepara con latte di capra eventualme­nte integrato con quello ovino o vaccino, che non devono comunque mai superare il 50% del totale. Nella versione fresca, è perfetta da impiegare in torte salate; si adatta sia alle erbe più dolci come gli spinaci che a quelle più amarognole come il tarassaco.

 ??  ?? Impiallacc­iatura Alpi, bicchieriB­ormioli Rocco, brocca Asa Selection, cucchiaio Georg Jensen. Nell’altra pagina, impiallacc­iatura Alpi, piatto Asa Selection.Indirizzia a pagina 6CAPRINO Questa denominazi­one rappresent­a una vasta famiglia di formaggi prodotti in molte regionid’italia. Quello fresco evidenzia all’olfatto sentori di latte e di yogurt, mentre all’assaggiori­vela una gradevole acidità, unita alla caratteris­tica tendenza dolce. Perfetto per la preparazio­ne di creme da spalmare sui crostinie per accompagna­re verdure di stagione.
Impiallacc­iatura Alpi, bicchieriB­ormioli Rocco, brocca Asa Selection, cucchiaio Georg Jensen. Nell’altra pagina, impiallacc­iatura Alpi, piatto Asa Selection.Indirizzia a pagina 6CAPRINO Questa denominazi­one rappresent­a una vasta famiglia di formaggi prodotti in molte regionid’italia. Quello fresco evidenzia all’olfatto sentori di latte e di yogurt, mentre all’assaggiori­vela una gradevole acidità, unita alla caratteris­tica tendenza dolce. Perfetto per la preparazio­ne di creme da spalmare sui crostinie per accompagna­re verdure di stagione.
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 ??  ?? STRACCIATE­LLA Di origine pugliese, è il morbido ripieno della burrata; viene ottenuta miscelando la panna con la pasta della mozzarella sfilacciat­a a mano per ottere gli straccetti che le danno il nome. Si può gustare al naturale aggiungend­o, al massimo, un filo d’olio. Grazie alla sua consistenz­asi presta a diversi tipi di guarnizion­e.
STRACCIATE­LLA Di origine pugliese, è il morbido ripieno della burrata; viene ottenuta miscelando la panna con la pasta della mozzarella sfilacciat­a a mano per ottere gli straccetti che le danno il nome. Si può gustare al naturale aggiungend­o, al massimo, un filo d’olio. Grazie alla sua consistenz­asi presta a diversi tipi di guarnizion­e.
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 ??  ?? ROBIOLA DI ROCCAVERAN­O Roccaveran­o è un comune astigiano, ma il territorio di produzione di questo formaggio Dop è più vasto. Si prepara con il solo latte caprino delle razze Roccaveran­o e Camosciata Alpina oppure con l’aggiunta di latte ovino evaccino delle razze Piemontese e Bruna Alpina. Prodotto da primavera ad autunnoè ottimo con le verdure di stagione. A sinistra, Impiallacc­iatura Alpi, tovagliolo Linum, posata Georg Jensen, piatto Asa Selection, bicchiare Zara Home. In basso, Impiallacc­iatura Alpi. Indirizzi a pagina 6
ROBIOLA DI ROCCAVERAN­O Roccaveran­o è un comune astigiano, ma il territorio di produzione di questo formaggio Dop è più vasto. Si prepara con il solo latte caprino delle razze Roccaveran­o e Camosciata Alpina oppure con l’aggiunta di latte ovino evaccino delle razze Piemontese e Bruna Alpina. Prodotto da primavera ad autunnoè ottimo con le verdure di stagione. A sinistra, Impiallacc­iatura Alpi, tovagliolo Linum, posata Georg Jensen, piatto Asa Selection, bicchiare Zara Home. In basso, Impiallacc­iatura Alpi. Indirizzi a pagina 6
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