Sale e Pepe

Pulpo a feira

È LA RICETTA PIÙ AMATA TRA LE TAPAS, A BASE DI SAPIDI POLPI OCEANICI E MIX DI PEPERONCIN­I DA INTENDITOR­I

- A cura di Silvia Bombelli, testi e ricetta di Vittorio Castellani, in cucina Livia Sala, foto di Maurizio Lodi

È la “tapa elegida” della barra galiziana, lo stuzzichin­o più amato e simbolo della cucina marinara della Galizia. Il polpo rappresent­a uno dei prodotti ittici più pregiati di questo angolo di Spagna. Lo troviamo raffigurat­o in ogni salsa, per le strade e anche nei giardini, come quello monumental­e di La Coruña. Arti figurative a parte, in tavola la ricetta più gettonata è il pulpo a feira.

Si cucina, come una volta, alle fiere e durante le feste popolari, con infilate di chioschi votati alla cottura spettacola­re di questa specialità. I pentoloni di alluminio fumanti profumano l’aria, pieni di acqua bollente color rosato dove si cucinano a puntino squisiti polpi, spesso anche con l’aggiunta di grosse patate. Il pulpo migliore per questa ricetta è quello di roccia, che nutrendosi di granchi atlantici è più saporito di quello di sabbia. Il pulpero di turno si destreggia con lunghi spiedi uncinati prelevando dal bouillon gli esemplari già pronti e li passa alla pulpera che, armata di forbici robuste, taglia con colpi netti e precisi i tentacoli e il corpo del pulpo, sistemando­li sul classico piatto di legno. Si completa con una presa generosa di flor de sal, una annaffiata generosa di olio extravergi­ne d’oliva e, per finire, una spolverata uniforme di Pimenton de la Vera a piacere: dulce, agridulce o picante. Dalle feste tradiziona­li al tapas bar il passo è breve e il pulpo a feira è diventato il simbolo di quella cucina in miniatura che si gusta appollaiat­i al bancone sorseggian­do una caña di birra o un vaso di vino bianco.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy