Pulpo a feira
È LA RICETTA PIÙ AMATA TRA LE TAPAS, A BASE DI SAPIDI POLPI OCEANICI E MIX DI PEPERONCINI DA INTENDITORI
È la “tapa elegida” della barra galiziana, lo stuzzichino più amato e simbolo della cucina marinara della Galizia. Il polpo rappresenta uno dei prodotti ittici più pregiati di questo angolo di Spagna. Lo troviamo raffigurato in ogni salsa, per le strade e anche nei giardini, come quello monumentale di La Coruña. Arti figurative a parte, in tavola la ricetta più gettonata è il pulpo a feira.
Si cucina, come una volta, alle fiere e durante le feste popolari, con infilate di chioschi votati alla cottura spettacolare di questa specialità. I pentoloni di alluminio fumanti profumano l’aria, pieni di acqua bollente color rosato dove si cucinano a puntino squisiti polpi, spesso anche con l’aggiunta di grosse patate. Il pulpo migliore per questa ricetta è quello di roccia, che nutrendosi di granchi atlantici è più saporito di quello di sabbia. Il pulpero di turno si destreggia con lunghi spiedi uncinati prelevando dal bouillon gli esemplari già pronti e li passa alla pulpera che, armata di forbici robuste, taglia con colpi netti e precisi i tentacoli e il corpo del pulpo, sistemandoli sul classico piatto di legno. Si completa con una presa generosa di flor de sal, una annaffiata generosa di olio extravergine d’oliva e, per finire, una spolverata uniforme di Pimenton de la Vera a piacere: dulce, agridulce o picante. Dalle feste tradizionali al tapas bar il passo è breve e il pulpo a feira è diventato il simbolo di quella cucina in miniatura che si gusta appollaiati al bancone sorseggiando una caña di birra o un vaso di vino bianco.