95 Olio, una storia millenaria
Da provare e valorizzare
Dall’antico Egitto ai simboli della religione cattolica, l’olivo è al centro di miti, leggende e tradizioni. Pianta sempreverde sacra agli dèi, evoca pace, forza, purezza e benessere e l'olio che se ne ricava purifica, alimenta, guarisce e rinvigorisce. Gli Egizi veneravano la dea Iside anche per aver insegnato loro la coltivazione dell'olivo sacro. Nella Bibbia la pianta torna più volte, dal dono divino ad Adamo dei semi da cui germogliano il cedro, il cipresso e l'olivo, fino al racconto della Genesi in cui la colomba porta a Noè un ramoscello d'olivo annunciando la riemersione delle terre dopo il Diluvio Universale.
Tra i miti più potenti c’è quello greco secondo cui fu Atena a donarlo agli uomini: la dea della sapienza, della guerra giusta e del buon governo si contendeva con Poseidone il dominio dell'attica e Zeus decise che avrebbe vinto chi avesse fatto il dono più caro ai cittadini. Poseidone con un colpo di tridente fece comparire una pozza d’acqua che rappresentava il controllo sul mare; Atena percosse la terra con una lancia e fece nascere un olivo, simbolo di pace, saggezza e fertilità. I cittadini preferirono il suo dono, dedicandole la città di Atene. In epoca greca e romana, l’olio d’oliva era considerato un bene prezioso con cui si ungevano gli atleti, si proteggevano le statue dalle intemperie e si compivano i riti di devozione alle divinità. Oggi ritroviamo tracce della sua potenza evocatrice di significati profondi, sia umani sia spirituali, in quasi tutto il mondo.
In Giappone la pianta dell'olivo è simbolo di vittoria e successo; in Cina si ritiene che allontani le negatività; la sua portata simbolica di pace e civiltà è rappresentata emblematicamente dalle foglie intrecciate sulla bandiera delle Nazioni Unite. A fronte di una storia così lunga dell'olio di oliva, in cui s’inserisce nel Meridione d’italia e nel bacino mediterraneo il radicato utilizzo gastronomico, quella dell’extravergine è decisamente più recente. Risale al 1937 la prima italianissima Classificazione ufficiale degli oli d’oliva con la menzione di “olio sopraffino vergine d’oliva”, ma solo nel 1960 nasce la dicitura “extra vergine” in una norma, poi ripresa anche dall'ue, che ha definito i parametri per la classificazione e, successivamente, ha introdotto l’esame organolettico (con assaggio e analisi sensoriale) e dettagliate norme anticontraffazione. Una crescente attenzione per la qualità che custodisce tutta la storia millenaria di un prodotto unico: delizioso, nutriente e da sempre prezioso.