Sale e Pepe

Renato Martino

GRAZIE A LUI, LA CUCINA CASERTANA È ENTRATA NELL’OLIMPO DELLA RISTORAZIO­NE. CON PIATTI CHE ESALTANO LE ECCELLENZE DEL TERRITORIO, INTERPRETA­TE CON TECNICA E GRANDE FANTASIA

- di Paola Mancuso, foto di Michele Tabozzi

Fa miracoli nel suo Vairo del Volturno e porta la cucina casertana al top

Quando Renato Martino toglie la freschissi­ma mozzarella di bufala dal suo liquido di governo, è come se sollevasse un neonato dalla culla, con movimenti delicati, lenti, quasi avvolgenti. Già da questo semplice gesto, che necessaria­mente rimane ignoto ai clienti del suo ristorante, è evidente che per lui l'attenzione ai prodotti del territorio è una cosa seria e non una frase oggi fin troppo sfruttata. Anche nel proporre il più famoso prodotto simbolo del suo territorio, entra in gioco quel quid di innovazion­e e tecnica che hanno sempre caratteriz­zato lo chef, che ha dato una vera svolta alla cucina locale, tanto da portarlo a essere il primo stellato della provincia di Caserta. La mozzarella diventa l'ingredient­e per il gelato che accompagna la variazione di parmigiana, oppure viene lavorata a mo' di sfoglia per accompagna­re il gazpacho che ci propone in queste pagine, ma inizialmen­te è stata concepita per un dessert, il millefogli­e, che genialment­e ricorre alla naturale dolcezza del formaggio fresco.

Meno note ai più sono altre eccellenze del territorio che Martino è andato a scovare e porta nei suoi piatti. È stato il primo a credere nel recupero delle carni tipiche, suo grande punto di forza: dal bufalo al maialino nero casertano, fino all'agnello Laticauda, specie del posto quasi estinta e ora di nuovo allevata. Tutti i produttori presso i quali Martino si rifornisce, personalme­nte, si trovano nel territorio casertano, come il caseificio La Fenice per i formaggi e l'associazio­ne di olivicolto­ri Terra di Lavoro per l’extravergi­ne.

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