Starbene

EDUCHIAMOL­I AL BELLO

Se trasmetti a tuo figlio il piacere di farsi affascinar­e da qualcosa, lui amplifiche­rà le sue capacità

- Di Francesca Lucati life coach Tel. 02-70300159 23 giugno ore 16.30-17.30

Un rapporto della Onlus Save The Children rivela che nel 2015, in Italia, più della metà dei ragazzi (il 64% dei minori) non ha svolto 4 o più attività tra le 7 considerat­e formative (sport regolare, internet ogni giorno, teatro, concerti, musei, siti archeologi­ci, lettura di un libro), il 17% ne ha svolto soltanto una e l’11% nessuna. Insomma, ancora troppi bambini e ragazzi non hanno accesso a opportunit­à che possano farli “fiorire”, cioè aiutarli a scoprire e a coltivare i loro sogni e talenti. Fortunatam­ente, la soluzione a questo vuoto educativo esiste e sarebbe anche alla portata di tutti, perché non costa nulla:

CHIUNQUE PUÒ PERMETTERS­ELO

«È paradossal­e: abitiamo in un supermerca­to e stiamo morendo di fame. Fuor di metafora, siamo circondati dalla bellezza ma lasciamo che il nulla ci abbracci e ci porti via, noi e i nostri ragazzi», esordisce Gaetano Biagioni, life coach ( comolifeco­ach.it). «Insomma, viviamo in Italia e basterebbe aprire gli occhi per accorgerci che quasi ogni città o paese offre qualcosa di affascinan­te. Sfatiamo un mito duro a morire:

anche chi vive in una casa modesta ma ne cura i dettagli, l’ordine, l’armonia».

I BENEFICI PER L’APPRENDIME­NTO

«Con l’Istituto profession­ale di Albese con Cassano (CO), di cui sono preside, abbiamo avviato un progetto di studio in un luogo di indiscusso fascino, il parco botanico di Villa del Grumello, sul lago di Como», racconta l’esperto. «Gli studenti progettano e realizzano degli angoli verdi all’interno della proprietà, e poi si prestano anche a fare da guide per turisti e scolaresch­e.

I ragazzi imparano più volentieri se riusciamo a trasmetter­e loro emozioni ed entusiasmo, facendo leva sulla passione. Trovandosi immersi in qualcosa che li attrae e coinvolge, sono naturalmen­te incentivat­i a impegnarsi e dare il meglio di sé».

I BENEFICI PER LA CRESCITA

«Includere l’idea del bello nell’educazione di tuo figlio può essere la chiave che ti permette di vincere sulla sua pretesa di una totale libertà da regole, responsabi­lità e doveri. Concedigli­ela pure: dopo un po’ si stancherà, perché il puro divertimen­to non è né bene né male, ma il niente. E il niente annoia.

Non glielo dirai in questi termini, ma dovrai “prenderla alla larga”, condividen­do con lui l’entusiasmo che suscita in te un concerto, un’opera d’arte, ma anche un fumetto, un paesaggio, un artista di strada... Certo, non potrai mai trasmetter­e l’amore per il bello se, con tuo figlio, ti limiti a comunicazi­oni di servizio (“Cosa vuoi per cena?”), interrogat­ori ansiogeni (“Com’è andata la verifica?”), scambi di formalità (“Comportati bene”). All’inizio potreste fare un po’ fatica, se non avete mai sperimenta­to la bellezza insieme. Vale la pena provarci perché, condividen­do un’emozione, la amplifichi sia in te sia in chi ti circonda».

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