NOI CHE PORTIAMO IN VACANZA I PICCOLI MALATI
Disabili, reduci da terapie o con disturbi cronici. C’è un camp, in Toscana, dove questi bambini recuperano la salute e l’autostima
«Ho imparato che con l’aiuto degli altri posso superare i miei limiti». Vanno dritte al cuore le frasi di chi racconta la propria esperienza al Dynamo Camp, il primo centro italiano che da 10 anni offre vacanze gratuite a bambini e ragazzi affetti da malattie gravi e croniche. E mentre ascolti le testimonianze, non fai più caso ai cappelli che coprono piccoli cranii pelati o alle sedie a rotelle. Restano i sorrisi, la forza di volontà e la fiducia.
un’idea semplice e geniale
Dice Marcella, che dal 2014 lavora come volontaria: «Qui c’è solo gioia. Non lo si può capire fino a che non si prova». Siamo a Limestre, in provincia di Pistoia. È stato l’imprenditore Vincenzo Manes, sostenitore dell’economia sociale, ad avere l’idea: trasformare un vecchio stabilimento, i prati e i boschi circostanti in un’oasi naturalistica. Al suo interno, il camp: le casette, la mensa, la piscina, la fattoria, il ponte tibetano, il circo e il “club med”, dove si fanno le cure. «Ogni anno in Italia più di 10 mila bambini sono sottoposti a terapie invasive e lunghe, rischiando di perdere la serenità», spiega Manes. «Ecco perché abbiamo pensato a un luogo dove potessero trascorrere un periodo di svago, insieme ai loro coetanei e in un ambiente protetto, gestito da personale specializzato». Nel 2007, quando è nato Dynamo, a Limestre arrivarono 60 bimbi, segnalati da ospedali e associazioni. Un numero che è diventato sempre più grande: nel 2016 i piccoli “camper” sono stati 890, mentre altri 919 sono stati accolti insieme ai genitori e ai fratelli nel programma per famiglie.
guarire giocando con gli altri
La “terapia ricreativa” è la base scientifica che ispira l’attività del camp. Il dottor Momcilo Jankovic,