In caso di recidive
Capita, a volte, che il problema si ripresenti a distanza di tempo (per esempio 2 o 3 volte all’anno). «In questo caso si può intervenire con la cosiddetta “marsupializzazione”», chiarisce la ginecologa Fiammetta Trallo. Dopo lo svuotamento della ghiandola, il chirurgo ne estroflette i due margini esterni e applica qualche punto di sutura per creare un’apertura permanente, in modo che il liquido non possa più ristagnare all’interno. L’intervento, a carico del servizio sanitario, dura attorno ai 10-15 minuti, viene effettuato in day hospital e dopo mezz’ora si possono riprendere le normali attività. Se anche questa operazione dovesse fallire, non resta che l’asportazione chirurgica della ghiandola: «Si tratta di una soluzione estrema che si effettua raramente, per le cisti persistenti con continua produzione di pus che non possono essere trattate diversamente», chiarisce la nostra consulente.