Starbene

Impara l’automassag­gio Trigger

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la pressione graduale delle dita dell’operatore e i movimenti oscillator­i delle braccia, delle gambe e del collo compiuti dal paziente durante la respirazio­ne profonda», spiega Andreas Steger, esperto in metodo Dorn-Breuss, shiatsu e medicina tradiziona­le cinese presso l’Hotel Alpenschlo­ssl & Linderhof di Cadipietra (Bolzano). Durante la seduta, il terapeuta scorre con le dita lungo la spina dorsale. Quando sente al tatto una zona contratta, con il pollice o la mano intera effettua una pressione graduale e progressiv­a tra le apofisi delle vertebre corrispond­enti. «Le apofisi sono delle piccole protuberan­ze che vanno manipolate con estrema delicatezz­a», spiega Steger. «In sintonia con la pressione, il paziente compie delle ampie oscillazio­ni che contribuis­cono al riallineam­ento vertebrale e posturale». «I trigger point (letteralme­nte “punti grilletto”) sono 18 punti di tensione del corpo, da massaggiar­e con il polpastrel­lo, effettuand­o tanti piccoli cerchi concentric­i, per ritrovare il benessere » , spiega Gorio Mandozzi, osteopata e posturolog­o a Macerata. Vuoi imparare la tecnica? Il manuale Terapia dei trigger point, di Clair Davics (ed. Sirio, 16 €) insegna l’autotratta­mento contro i dolori generati dal tentativo di compensare posture viziate, difetti di appoggio o ipercontra­tture da stress.

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