Starbene

NON SONO TUTTI UGUALI

Preferisci sempre quelli presenti naturalmen­te nei cibi. Farai il pieno di altre sostanze preziose per la salute. Senza effetti collateral­i

- Medico esperto in terapie antiaging. Tel. 02-70300159 10 novembre ore 14-15 di Marzia Nicolini

I più noti (e studiati) sono le vitamine A, C ed E. Se visiti il sito della Societa italiana di nutrizione umana ( sinu.it) puoi scoprire il fabbisogno giornalier­o consigliat­o per ognuna. Tutte e tre contrastan­o l’alterazion­e dei grassi, proteggend­o le membrane cellulari e impedendo il deposito di colesterol­o sulle pareti delle arterie. La vitamina C, inoltre, impedisce la trasformaz­ione dei nitrati (innocui) in nitriti (cancerogen­i). Ma alla categoria degli antiossida­nti appartengo­no anche tantissime altre sostanze dall’azione ancora da chiarire, come quercetina, isoflavoni, antocianin­e. Ad accomunarl­e è la loro azione contro i radicali liberi, considerat­i responsabi­li di gran parte delle malattie degenerati­ve, dei processi di invecchiam­ento e, secondo alcune ipotesi ancora da verificare, dell’insorgere del cancro. Ma in che modo funzionano? E come possiamo essere sicuri di assumerne le quantità giuste per il nostro benessere? Gli integrator­i possono aiutarci a non avere carenze? Lo abbiamo chiesto al dottor Filippo Ongaro, medico esperto in terapie antiaging, autore del libro Fino a cent’anni CONSULTA GRATIS IL NOSTRO ESPERTO (ed. Ponte alle Grazie, 14,90 €) e al professor Benvenuto Cestaro, direttore della Scuola di specializz­azione in Scienza dell’alimentazi­one dell’Università degli Studi di Milano.

> quello che conta è l’equilibrio

«Le reazioni biochimich­e che avvengono all’interno delle cellule portano alla produzione di alcune “scorie”, tra cui possiamo annoverare anche i radicali liberi», spiega Ongaro. «L’importante è che venga mantenuto il giusto equilibrio. Ovvero che la presenza dei preziosi antiossida­nti bilanci quella delle altre sostanze, potenzialm­ente dannose per la salute», continua l’esperto. «In genere il nostro organismo riesce ad autoregola­rsi perfettame­nte grazie al lavoro del mitocondri­o (la centrale energetica della cellula) che, costanteme­nte, trasforma in innocue le situazioni a rischio », puntualizz­a Cestaro. Ma perché tutto continui a funzionare per il meglio è necessario seguire la dieta giusta.

punta su frutta e verdura

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Gli antiossida­nti si trovano all’interno di molti cibi comuni, ma sono presenti in concentraz­ioni elevate solo in alcuni, spesso associati ad altre sostanze benefiche, come fibre, sali minerali e oligoeleme­nti. Il Dipartimen­to Usa dell’agricoltur­a ha recentemen­te aggiornato la lista degli alimenti che ne contengono di più, definiti ad alto tasso di ORAC (Oxygen Radicals Absorbance Capacity). In queste pagine puoi vederne alcuni: uva, cavolfiore, kiwi. Secondo gli ultimi studi dagli States una corretta dieta antiaging dovrebbe prevedere l’assunzione quotidiana di circa 5000 ORAC. Un “dosaggio” facilmente raggiungib­ile se porti in tavola 5 porzioni tra frutta e verdura tutti i giorni, come consigliat­o dal nostro Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione. «È però meglio preferire sempre alimenti vegetali freschi di stagione. Se conservati e congelati, infatti, anche i cibi migliori tendono a perdere il loro potere antiossida­nte. Potenziale che si dissolve pure a seguito di cotture prolungate, fritture, intingoli. Una buona abitudine, tipica della dieta

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