Starbene

[STORIE] Quando mi hanno detto che avevo un TUMORE ALLE OVAIE ho pianto. Ma non ho permesso alla malattia di BLOCCARE I MIEI PROGETTI

- Testo raccolto da Monica Marelli

Era già da un po’ che avevo la pancia molto gonfia. Pensavo fosse un problema all’intestino. Ma una mattina di giugno di un anno e mezzo fa, dopo un rapporto sessuale, ebbi una perdita strana (una sorta di liquido trasparent­e) accompagna­ta da un fortissimo dolore al basso ventre. Corsi dalla ginecologa: la dottoressa ipotizzò subito un problema all’ovaio e mi prescrisse un’ecografia transvagin­ale d’urgenza, seguita poi da altri esami di approfondi­mento. Dopo circa due mesi, arrivò la diagnosi: un tumore ovarico a cellule della granulosa. E pensare che i marker erano negativi: solo l’esame istologico aveva dato il vero responso. Naturalmen­te, la parola “tumore” mi esplose nella testa.

HO MESSO AL SICURO LA MIA FERTILITÀ

Al momento piansi: sono sempre stata dalla lacrima facile, figuriamoc­i di fronte a una cosa del genere! Però ricordo anche di aver pensato: “sono fortunata, non è un organo vitale, come il cuore o i polmoni”. Così, con forza e serenità, affrontai subito l’operazione per togliere l’ovaio incriminat­o... E dopo qualche mese, mi sottoposi anche all’intervento di crioconser­vazione per prelevare alcuni ovociti dall’ovaio “sano”: dovevo affrontare la chemiotera­pia, che mette a rischio la fertilità. Adesso ho terminato anche il terzo ciclo di chemiotera­pia. È andata bene, stando a quello che dicono i controlli.

CONTINUO A ESSERE UNA PERSONA POSITIVA Intanto la mia vita va avanti. Ho 27 anni, sono un’insegnante della scuola primaria e ho superato il concorso per entrare di ruolo a scuola. Ce l’ho fatta nonostante i giorni di chemio e quelli dell’esame si sovrappone­ssero... E poi ho tanti “pilastri” nella mia vita, a partire dalla famiglia! È vero, ho un problema di salute, ma continuo a essere una persona positiva. Bisogna vivere giorno per giorno, buttarsi compiendo “folli salti nel buio” e penso che nulla, neanche il tumore riuscirà a farmi cambiare idea.

Silvia Castagna, 27 anni

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