YOGA lo sbarca CUCINA in
Chef famosi propongono piatti che si rifanno ai principi dell’antica pratica indiana. E un libro appena uscito ci insegna a mangiare in stile yogico
Fino a qualche tempo fa l’alimentazione yogica interessava per lo più gli appassionati dell’antica pratica indiana. Oggi è un modo di “fare cucina” apprezzato da chef di fama internazionale, come il vegano Simone Salvini, il pasticcere crudista Vito Cortese e Marco Gianfreda, ideatore qualche anno fa di Cooking Yoga, uno dei primi corsi di yoga e cucina organizzati in Italia. Si diffondono anche i seminari in cui poter apprendere quest’arte culinaria, vedi quelli organizzati in Umbria da Ananda Yoga ( ananda.it), che in un solo weekend permettono di conoscere e provare gli aspetti fondamentali. Sul tema è appena uscito un libro Yogafood (Edizioni Red, 13 €) di cui è autrice Pamela Weber, direttrice a Parigi di Nata, centro di meditazione e cucina vegetariana. E allora, vediamo di capirne di più. filosofia e fornelli «Quando mangiamo, il nostro corpo si ciba non soltanto della materia di un alimento ma anche della sua energia vitale (o prana)», spiega Pamela Weber, cercando di tradurre in pratica i principi dello yogafood. « Da qui l’importanza di scegliere alimenti freschi e di mangiarli crudi o leggermente cotti ». Le protagoniste assolute sono le vedure di tutte le forme e di tutte... le direzioni di crescita. Proprio così: si devono alternare quelle che salgono verso il cielo e quelle che scendono verso il centro della terra. i must della tavola Ovviamente la cucina yogica esclude il consumo di carne perché la prima prescrizione etica dello yoga è la non violenza. Il riso è un must, ma tutta la gamma di cereali è ammessa. Un pasto completo dovrebbe comprendere una zuppa, cereali integrali, un legume o un’altra proteina vegetale, verdure, alghe, sottaceti o altri prodotti fermentati, salse e condimenti, un dolce e una bevanda. per corpo e mente «Anche il modo in cui mangiamo influenza il nostro sentire, la digestione e la salute», spiega Maddalena Marsili, biologa nutrizionista e insegnante yoga. «Serve quindi un ambiente tranquillo e gradevole». Il consiglio? «Nutrirsi in modo frugale, sorridendo, con gratitudine. E sforzarsi di appoggiare la forchetta tra un boccone e l’altro: aiuta a prendersi il tempo per masticare bene, aumentando il senso di sazietà e migliorando la consapevolezza a tavola», conclude l’esperta.