Un collega ha presentato un certificato da cui risulta affetto da sindrome ansioso-depressiva,
mentre in realtà è sano come un pesce. Lui sostiene che non avrà problemi perché il certificato è stato stilato da un medico convenzionato col Ssn e non in servizio in un ospedale pubblico. Ma è vero?”
Franco, Milano
«No: se il certificato è falso, il tuo collega risponde sia del delitto di falso ideologico, come istigatore in concorso col medico, sia di truffa aggravata verso il datore di lavoro», spiega Salvatore Frattallone, avvocato del Foro di Padova. «È irrilevante che il certificato non sia destinato a ottenere prestazioni terapeutiche o assistenziali, pensioni, rimborsi, o premi assicurativi. Se il certificato fasullo è rilasciato su carta intestata di uno studio medico privato, sussiste il reato di falso proprio perché stilato da una persona che, pur esercitando una professione sanitaria di utilità pubblica, attesta cose non vere. Il delitto di falso si associa poi con il reato di truffa (art. 640 c.p.) perché il certificato è utilizzato in modo fraudolento dal lavoratore per percepire regolarmente lo stipendio. Inoltre, il fatto di aver raggirato il datore di lavoro sulle sue condizioni di salute è aggravato dall’esistenza di un rapporto di fiducia e di collaborazione. In caso di condanna, questo dato comporta l’aumento di un terzo della pena (art. 61, n° 11 c.p.)». che consente, come nel tuo caso, di individuare noduli anche di dimensioni ridotte, poi oggetto di analisi cliniche finalizzate a verificarne la possibile malignità», risponde Paola Tuillier, avvocato del Foro di Roma. «Lo scopo principale della diagnosi oncologica, infatti, è quello di identificare in tempo utile il tumore: per riuscire a intervenire il prima possibile con la giusta terapia. L’autopalpazione, da sola, non è però mai sufficiente ad accertare la presenza di tumore e, anche con un dubbio minimo, deve essere integrata da altri test complementari. Nel tuo caso, sia il nodulo dolente sia la presenza di noduli a grappolo evidenziati dall’ecografia e dalla mammografia costituivano un sospetto di tumore che andava approfondito con una biopsia, evitabile solo se le tecniche diagnostiche per immagini avevano scartato una malignità. Sulla base di queste premesse ti consiglio di portare la tua documentazione medica da un medico legale e se, come sembra, il senologo ha avuto una condotta censurabile (ti ha rassicurata senza ricorrere a un ago aspirato), rivalerti per il ritardo della diagnosi e le conseguenze sulla salute che hai dovuto subire».