ANCHE I SALUMI DIVENTANO VEG
Dopo latte, yogurt, cotolette, hamburger e formaggi vegetali, sono arrivati gli affettati veg: prosciutti, pancetta, bresaola, mortadella, salsiccia, salami di seitan, tofu, legumi e ortaggi. C’è anche chi come il salumificio Falcone ( salumificiofalcone.it) propone nella versione vegana il famoso salame calabrese, la nduja: è preparata con farina di soia, olio extra vergine d’oliva, peperoncino piccante insaccati in un budello vegetale. In Toscana è nato anche il primo salumificio italiano animal free, Vegan Delicious (vedi la pagina Facebook) che produce e vende insaccati a base di patate, barbabietole e altri vegetali. «Al di là della scelta vegana, i salumi veg sono consumati anche per “ingannare” il palato. Il loro aspetto, e spesso anche il sapore, sono simili a quelli dei salumi di origine animale e attenuano il desiderio di cibarsi dei prodotti a base di carne, dannosi per la salute», spiega Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’alimentazione. Ma attenzione: le alternative vegetali non sempre sono così salutari. «Anche se a differenza di quelli tradizionali non contengono grassi saturi, in alcuni casi per migliorarne l’aspetto sono preparati usando glutine, addensanti, coloranti e hanno un elevato contenuto di sale sotto forma di cloruro di sodio, sodio benzoato, sodio citrato e glutammato: sostanze non proprio alleate della linea e della salute. Meglio leggere sempre attentamente le etichette per capire cosa si mangia veramente», conclude l’esperta.