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Comincia adesso la tua battaglia

COMINCIA ADESSO LA TUA BATTAGLIA E VINCILA CON L’AIUTO DEGLI ESPERTI LO SAPPIAMO, È ANCORA INVERNO E PENSARCI ORA PUÒ SEMBRARE PREMATURO. MA PER COMBATTERE LA PELLE A BUCCIA D’ARANCIA E ARRIVARE IN GRAN FORMA ALL’ESTATE DEVI METTERE IN CAMPO TUTTE LE ARM

- di Claudia Bortolato

Anche se ci si ostina a chiamarla con appellativ­i morbidi e rilassanti, come “pelle a materasso” o a “buccia d’arancia”, la cellulite non ha nulla di accomodant­e per le moltissime donne che ne soffrono (circa l’80-90%), star comprese: vedi, tra le tante, Alessandra Ambrosio, Jessica Alba, la curvy Kim Kardashian e, all’opposto, la super-skinny Kate Moss. «Il termine soffrire non è improprio: la cellulite è a tutti gli effetti una malattia infiammato­ria e degenerati­va dei tessuti, dovuta a un complesso di cause e concause, tra le quali la predisposi­zione ereditaria, lo stile di vita e la dieta, la cattiva circolazio­ne venosa, le variazioni ormonali», ricorda il professor Pierantoni­o Bacci, docente di flebologia e chirurgia estetica all’Università di Siena e Barcellona. La buona notizia: iniziando proprio ora a darle battaglia avrai molte più chance di vittoria, perché potrai concedere ai trattament­i, anche i più soft, tutto il tempo di agire efficaceme­nte. Allora, pronta a cominciare? Sebbene lavorino in superficie, com’è nella loro missione, i cosmetici aiutano a migliorare la trama cutanea, a drenare e ad attenuare la buccia d’arancia, a patto che siano applicati tutti i giorni, mattino e sera. «Per la cellulite di primo stadio, edematosa, anche associata a una cattiva circolazio­ne che gonfia le gambe, preferisci una crema o un gel con olio d’iperico, arnica, amamelide, rusco, vite rossa, escina, che drenano e decongesti­onano, alleviano formicolii e senso di pesantezza», suggerisce il dermatolog­o Carlo Di Stanislao. «Se la buccia d’arancia è già fibrosa e/o associata a cuscinetti di grasso, occorrono creme sia drenanti sia riducenti, per esempio anche con caffeina, quercia marina, escina o sinefrina, estratta dall’arancio amaro». Se la pelle è pure poco tonica, la sera preferisci un cosmetico dermorasso­dante, per esempio con laminina (un peptide biomimetic­o di nuova

generazion­e), oppure con ginseng o ginkgo biloba, che stimolano l’attività dei fibroblast­i o con soia o echinacea, ricche di sostanze ricompatta­nti ed elasticizz­anti. «Sulla culotte de cheval e sulle ginocchia, come cura-urto puoi utilizzare i patch con attivi lipolitici e drenanti: agiscono più in profondità rispetto a una crema (uno al giorno per 2 mesi). Passa poi a prodotti che contengono anche attivi leviganti (aiutano ad attenuare l’aspetto a materasso), come la liftilina o l’acido mandelico, estratto dalle mandorle amare», dice il dermatolog­o Di Stanislao. Per potenziare l’effetto delle creme, al momento dell’applicazio­ne puoi aggiungere 2-3 gocce di olio essenziale di salvia, limone o ginepro.

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