Pastiglie per lavastoviglie
Ne abbiamo provate 12 marche e scelte 4: sono le tabs che hanno reso piatti, bicchieri e pentole puliti e brillanti, nel rispetto dell’ambiente
Utilizzare le tabs nella lavastoviglie è comodo: sono pastiglie di detersivo predosate, che contengono già tutte le funzioni necessarie, come quella del sale e del brillantante e in certi casi anche quella che elimina gli odori e che toglie le macchie ostinate come unto e caffè. Talvolta sono confezionate in involucri da eliminare e smaltire nella plastica. In altri casi sono protette da un film idrosolubile al 100% che si scioglie durante il lavaggio e che è inutile togliere. Queste sono le 4 scelte tra le 12 valutate da Antonella Spiezia di lare
tedellemamme.it, che ha considerato i risultati ottenuti, e dagli esperti di Industria di Ambiente s.c., società di ingegneria ambientale e laboratori ( ambientesc.it), che hanno esaminato la conformità alle normative vigenti.
COSA DEVONO CONTENERE I detersivi sono in genere composti da acqua, tensioattivi in grado di togliere lo sporco e da additivi che rendono il lavaggio più efficace: in particola-
re quelli per lavastoviglie contengono enzimi e fosfati o fosfonati che contrastano la durezza dell’acqua. «I tensioattivi devono essere presenti in una percentuale minore del 5% per non formare molta schiuma, che non solo inquina l’ambiente, ma oltre una certa soglia ostacola anche l’efficacia dei getti d’acqua. Inoltre, anche la dose di fosfati non deve superare lo 0,5 grammi per tavoletta per limitare i danni sugli ecosistemi e sulla qualità dell’acqua. Il rischio è l’eutrofizzazione, cioè una proliferazione eccessiva delle alghe con conseguente soffocamento di pesci e altre forme acquatiche», spiegano gli esperti Ambiente s.c. «A parità di brillantezza, pulizia e sgrassatura otte- nuti, abbiamo scartato i prodotti non a norma con il regolamento vigente (UE 648/2004/ CE) in tutta l’Unione Europea e quelli senza il sistema corretto di etichettatura in vigore dal 2015, il cui scopo è quello di segnalare la presenza di sostanze pericolose nel prodotto. Infine abbiamo preferito quelli privi di fosforo e coloranti».