Antipidocchi sotto accusa
Quelli che contengono i piretroidi potrebbero favorire i disturbi del comportamento, ipotizza uno studio francese. Ma, secondo i nostri medici, al momento l’allarme non è giustificato
Ipiretroidi, sostanze sintetiche usate da decenni in diversi prodotti anti-pidocchio, secondo un recente studio francese potrebbero essere associati a disturbi comportamentali nei bambini, per esempio i deficit di attenzione. Jean Francois Viel, primo firmatario della ricerca pubblicata su una rivista di Medicina del lavoro e dell’ambiente, si è chiesto: ma se queste sostanze danneggiano i nervi agli insetti, ai bambini cosa può succedere?
LO STUDIO SUI BAMBINI
I ricercatori hanno analizzato le urine di un gruppo di bambini di 6 anni e hanno riscontrato alti livelli di metaboliti piretroidi proprio in quelli con disturbi comportamentali. «Si tratta di uno studio osservazionale che fa solo un’ipotesi, insinua un sospetto», commenta Mariuccia Bucci, dermatologa e segretario della società scientifica Isplad. «Siamo quindi lontani da conclusioni definitive, anche perché la ricerca in questione fa sorgere alcuni dubbi: queste sostanze sono presenti anche nell’ambiente, e lo studio non sa dirci se i loro metaboliti, ritrovati nelle urine, provengono dai prodotti o dall’inquinamento atmosferico».
IL CONSIGLIO DEGLI ESPERTI
«Prima di lanciare l’allarme su prodotti che vengono usati da anni, che hanno molte prove di non pericolosità (al punto che sono stati usati anche dalle donne in gravidanza) e andare incontro, di converso, a una superinvasione di parassiti, aspetterei che questa ipotesi venga confermata da studi più approfonditi», consiglia la dottoressa Bucci. Anche il Ministero della Salute, nelle pagine della campagna Pidocchi… non perdere la testa ( salute.gov.it) scrive: la permetrina risulta il prodotto più efficace contro i pidocchi. Si tratta di un piretroide sintetico che uccide sia i pidocchi sia le uova, e che rende in genere sufficiente un solo trattamento. «C’è un altro studio (in vitro, condotto su cellule e pubblicato sulla rivista Usa
Drug metabolism and disposition) che dice che queste sostanze possono essere tossiche, ma servono approfondimenti, anche perché i piretroidi sino a oggi sono stati considerati sicuri», aggiunge il professor Marcello Monti, docente di dermatologia all’Università di Milano. «Il problema più attuale è la possibile resistenza dei pidocchi a questi prodotti. Allora le mamme, non riuscendo più a eliminare facilmente questi parassiti insistono con più applicazioni, rischiando così di raggiungere davvero livelli tossici per il sistema nervoso centrale». Dunque, per stare al sicuro occorre innanzitutto seguire la posologia prescritta dal foglio illustrativo del prodotto: no alle “passate” in più.