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L’IMPIANTO SI METTE IN 10 MINUTI

Grazie alla tecnica computer assistita oggi si possono inserire radici artificial­i a tempo di record. Senza punti di sutura

- di Valentino Maimone

Più rapida e precisa. Meno invasiva e cruenta. Sono le caratteris­tiche principali di una tecnica moderna e sempre più diffusa: l’implantolo­gia computer assistita. «Consiste nel pianificar­e in anticipo e nei minimi dettagli l’intervento al monitor, per eseguirlo al meglio dal vivo», precisa il dottor Emanuele Tamburini, specialist­a in odontostom­atologia a Milano. Ecco come si effettua e quali sono i suoi vantaggi.

LA MASCHERINA AUMENTA LA PRECISIONE

Prima dell’intervento occorre fare una Tac volumetric­a “cone beam”, per valutare altezza e spessore dell’osso nelle zone dove avverrà l’impianto: «Rispetto a quella tradiziona­le espone il paziente a una dose di raggi inferiore», precisa Tamburini. «Il referto, un file in 3D, mostra il volume osseo presente. Quindi, alla Tac il chirurgo aggiunge virtualmen­te i denti che saranno impiantati. In questo modo si può simulare in anticipo e con la massima precisione sul monitor del computer la situazione esatta che il dentista troverà nella bocca del paziente al momento dell’intervento, minimizzan­do il rischio di imprevisti». A questo punto, sulla base di tutte le informazio­ni digitali, il chirurgo fa realizzare una speciale mascherina che, al momento dell’operazione, verrà sistemata nella bocca del paziente agevolando l’intervento.

IL MARGINE DI ERRORE È DI UN MILLIMETRO

I vantaggi di questa tecnica? Prima di tutto è meno invasiva rispetto a quella tradiziona­le: «Quando è possibile richiede solo delle mini incisioni con un bisturi circolare, che asporta pochi millimetri di diametro di gengiva. Di conseguenz­a non ci saranno neanche i punti di sutura», sottolinea Tamburini. Inoltre è più rapida: «I tempi si riducono anche del 50%; per un impianto servono circa 10-15 minuti». E poi, in media, è anche più precisa: «La chirurgia a mano libera prevede un errore di 1,5-2 mm, quella guidata dal computer sbaglia di circa 1 mm. E resta sempre un ulteriore margine di correzione nel corso dell’operazione», specifica l’esperto. Inoltre, causa anche minore sanguiname­nto: «La gengiva non viene scollata dall’osso, quindi l’emorragia è minima. In più, si riducono dolore e gonfiore nel post operatorio», aggiunge Tamburini. Inoltre, sono molto rapidi anche i tempi di recupero: «Per 24 ore bisogna seguire una dieta semiliquid­a. Subito dopo si può riprendere gradualmen­te l’alimentazi­one normale». Il costo totale di un impianto eseguito con questa tecnica si aggira intorno ai 2500 €: 2000 € circa per dente e radice artificial­i e 500 € per la mascherina.

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