Belli da vedere, buoni da mangiare
4 piante dai fiori colorati e commestibili. Da usare in cucina per piatti tanto originali quanto salutari
Non scegliere i fiori solo per la loro bellezza, ma anche per il sapore. «Quelli di alcuni piante hanno anche proprietà benefiche di cui possiamo avvantaggiarci se li inseriamo nella nostra dieta», spiega Giulia Broggi, biologa nutrizionista. Con il suo aiuto abbiamo selezionato 4 specie facili da coltivare per poi assaporarne i petali dalla primavera all’autunno. Con una avvertenza: dopo averli acquistati, attendi un paio di mesi prima di portarli in tavola, perché così riduci al minimo il rischio di assorbire i pesticidi con cui la pianta può essere stata trattata in vivaio.
Nasturzio
Ha bisogno di un angolo luminoso, qualche ora di sole al giorno e un terriccio ben drenato. Non richiede particolari concimazioni, ma acqua regolare ogni volta che il terreno è asciutto. Fiorisce da maggio a luglio e spesso anche da settembre ai primi freddi. I petali hanno un sapore vagamente dolce, con un retrogusto di senape e una punta di peperoncino. Aggiungilo all’insalata: contiene moltissima vitamina C e oli di senape che combattono le infezioni.
Rosa
Cresce bene al sole, ma non nei climi torridi. E se trovi la posizione giusta, non ha molte esigenze: bagnala senza infradiciare il terreno, concima con letame in pellet in autunno e dopo la prima fioritura, potala all’inizio dell’inverno. In cucina è famosa la marmellata, ma se ami sperimentare, puoi provare ad assaggiarne i petali su un carpaccio di pesce. Le specie più profumate sono anche le più saporite e le più efficaci nell’azione antistress per la mente e antibatterica per il corpo.
Tagete
È resistente, cresce bene senza molte cure e si risemina da solo. Se lo metti al sole in un terreno ben drenato e lo annaffi quando il terreno è asciutto, fiorirà dalla primavera all’autunno. La particolarità dei suoi fiori è di colorare i cibi di giallo: quindi puoi aggiungerli a piatti con lo zafferano. Inoltre, per il loro sapore leggermente pepato e con sottofondo di anice puoi usarli per dare personalità a dolci al
cucchiaio come la panna cotta.
Viola del pensiero
Se l’hai messa in una zona soleggiata, in un terriccio arricchito da humus e la stai innaffiando con regolarità, è proprio questo il momento di gustarne i fiori. Per il futuro, puoi invece interrarla in autunno e in una posizione riparata. I petali hanno un sapore dolce ed erbaceo che si presta a molti usi: per esempio sparsi a fine cottura su un risotto alle fragole. Così puoi approfittare anche della loro azione antiossidante e antiage.