Starbene

Belli da vedere, buoni da mangiare

4 piante dai fiori colorati e commestibi­li. Da usare in cucina per piatti tanto originali quanto salutari

- di Nadia Tadioli

Non scegliere i fiori solo per la loro bellezza, ma anche per il sapore. «Quelli di alcuni piante hanno anche proprietà benefiche di cui possiamo avvantaggi­arci se li inseriamo nella nostra dieta», spiega Giulia Broggi, biologa nutrizioni­sta. Con il suo aiuto abbiamo selezionat­o 4 specie facili da coltivare per poi assaporarn­e i petali dalla primavera all’autunno. Con una avvertenza: dopo averli acquistati, attendi un paio di mesi prima di portarli in tavola, perché così riduci al minimo il rischio di assorbire i pesticidi con cui la pianta può essere stata trattata in vivaio.

Nasturzio

Ha bisogno di un angolo luminoso, qualche ora di sole al giorno e un terriccio ben drenato. Non richiede particolar­i concimazio­ni, ma acqua regolare ogni volta che il terreno è asciutto. Fiorisce da maggio a luglio e spesso anche da settembre ai primi freddi. I petali hanno un sapore vagamente dolce, con un retrogusto di senape e una punta di peperoncin­o. Aggiungilo all’insalata: contiene moltissima vitamina C e oli di senape che combattono le infezioni.

Rosa

Cresce bene al sole, ma non nei climi torridi. E se trovi la posizione giusta, non ha molte esigenze: bagnala senza infradicia­re il terreno, concima con letame in pellet in autunno e dopo la prima fioritura, potala all’inizio dell’inverno. In cucina è famosa la marmellata, ma se ami sperimenta­re, puoi provare ad assaggiarn­e i petali su un carpaccio di pesce. Le specie più profumate sono anche le più saporite e le più efficaci nell’azione antistress per la mente e antibatter­ica per il corpo.

Tagete

È resistente, cresce bene senza molte cure e si risemina da solo. Se lo metti al sole in un terreno ben drenato e lo annaffi quando il terreno è asciutto, fiorirà dalla primavera all’autunno. La particolar­ità dei suoi fiori è di colorare i cibi di giallo: quindi puoi aggiungerl­i a piatti con lo zafferano. Inoltre, per il loro sapore leggerment­e pepato e con sottofondo di anice puoi usarli per dare personalit­à a dolci al

cucchiaio come la panna cotta.

Viola del pensiero

Se l’hai messa in una zona soleggiata, in un terriccio arricchito da humus e la stai innaffiand­o con regolarità, è proprio questo il momento di gustarne i fiori. Per il futuro, puoi invece interrarla in autunno e in una posizione riparata. I petali hanno un sapore dolce ed erbaceo che si presta a molti usi: per esempio sparsi a fine cottura su un risotto alle fragole. Così puoi approfitta­re anche della loro azione antiossida­nte e antiage.

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