BENESSERE CHE NASCE DALL’ACQUA
Qualche giorno fa sono tornata nella mia città: Carrara. E come ogni volta, sono stata in pellegrinaggio dalla Beatrice. La Beatrice (l’articolo è d’obbligo) è un monumento, ovviamente di marmo, che campeggia in una piazza del centro. In alto, la duchessa Maria Beatrice d’Este, appunto. Ai suoi piedi, sul basamento, un leone e, più sotto, una vasca in cui sgorgano due getti d’acqua che più buona non si può. Andare a bere a quella fontana è uno dei miei riti di benessere irrinunciabili. Appoggio la mano sul marmo lucidato e consumato dai secoli, chino la testa, la avvicino al getto fortissimo, chiudo gli occhi e bevo. Vorrei riuscire a descrivervi il sapore pulito e la freschezza viva di quell’acqua, ma non ne sono capace. Forse non è neppure così speciale come credo, come crediamo tutti noi di Carrara. Forse la sua magia è solo data dal fatto che scende direttamente dal cuore delle montagne in cui Michelangelo attinse il marmo per i suoi capolavori, Davide compreso. E allora è come se bastasse berne un po’ per tornare indietro nel tempo, collegare passato e presente, sentirsi parte della grande storia e allo stesso tempo della natura più nascosta. Non so. Sinceramente non so perché bere l’acqua della Beatrice mi fa stare così bene. Devo confessare però, e per fortuna, che una piccola parte di quel piacere lo ritrovo ogni volta che mi “attacco” a un rubinetto. Certo, il bon ton non contempla il gesto, ma vuoi mettere far finta di dimenticare i bicchieri e dissetarsi con l’acqua che scorre fresca e con i suoi spruzzi un po’ ti bagna il viso?
All’acqua, alla fonte di salute e benessere più naturale che ci sia, abbiamo dedicato il dossier di pagina 26, perché l’argomento si presta a molte domande. Meglio minerale od oligominerale? Liscia o gassata? Lontano dai pasti o durante i pasti? E quanta dobbiamo berne in un giorno? Leggetelo: i nostri esperti soddisferanno tutta la vostra sete di sapere.