DEMENZA CHI È SORDO RISCHIA DI PIÙ
Un recente studio ha evidenziato il problema: chi sente male (e non si cura) ha una probabilità molto più alta di sviluppare un deficit cognitivo
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↘ L’ipoacusia è la diminuzione della capacità uditiva e comporta una ridotta percezione dei suoni e difficoltà nel capire le parole, soprattutto se pronunciate a bassa voce o se c’è un rumore in sottofondo. Nonostante sia più frequente nelle persone anziane per il naturale invecchiamento cellulare del sistema uditivo (dopo i 65 anni, 1 persona su 3 ha una forma di ipoacusia) può colpire a tutte le età: nei giovani può essere causata da traumi acustici, malattie genetiche, otiti, infezioni (scarlattina, rosolia, meningite...), otosclerosi, alcuni farmaci e alcune sostanze (tra cui l’alcol e il fumo).
↘ Secondo l’Oms l’uso massiccio di Mp3 e di smartphone e la musica troppo alta nei locali mettono a rischio l’udito di oltre un miliardo di persone tra teenager e giovani adulti in tutto il mondo. ↘ Le ipoacusie congenite (dalla nascita) dipendono da fattori ereditari o malattie insorte durante gravidanza e parto (ora rare). ↘ L’ipoacusia è più frequente negli uomini: le donne fino alla menopausa sono protette dagli ormoni, ma probabilmente dipende anche dalla maggiore esposizione al rumore durante le attività lavorative del sesso maschile, cosa che aumento di circa il 30 per cento la probabilità di avvertire una qualche difficoltà uditiva.
↘ I sintomi dell’ipoacusia: bisogno di farsi ripetere più volte parole o frasi; difficoltà a comprendere una conversazione che avviene all’aperto o tra più persone che parlano contemporaneamente; necessità di tenere molto alto il volume della televisione o della radio; tendenza a parlare ad alta voce.