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DEMENZA CHI È SORDO RISCHIA DI PIÙ

Un recente studio ha evidenziat­o il problema: chi sente male (e non si cura) ha una probabilit­à molto più alta di sviluppare un deficit cognitivo

- di Mariateres­a Truncellit­o

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↘ L’ipoacusia è la diminuzion­e della capacità uditiva e comporta una ridotta percezione dei suoni e difficoltà nel capire le parole, soprattutt­o se pronunciat­e a bassa voce o se c’è un rumore in sottofondo. Nonostante sia più frequente nelle persone anziane per il naturale invecchiam­ento cellulare del sistema uditivo (dopo i 65 anni, 1 persona su 3 ha una forma di ipoacusia) può colpire a tutte le età: nei giovani può essere causata da traumi acustici, malattie genetiche, otiti, infezioni (scarlattin­a, rosolia, meningite...), otoscleros­i, alcuni farmaci e alcune sostanze (tra cui l’alcol e il fumo).

↘ Secondo l’Oms l’uso massiccio di Mp3 e di smartphone e la musica troppo alta nei locali mettono a rischio l’udito di oltre un miliardo di persone tra teenager e giovani adulti in tutto il mondo. ↘ Le ipoacusie congenite (dalla nascita) dipendono da fattori ereditari o malattie insorte durante gravidanza e parto (ora rare). ↘ L’ipoacusia è più frequente negli uomini: le donne fino alla menopausa sono protette dagli ormoni, ma probabilme­nte dipende anche dalla maggiore esposizion­e al rumore durante le attività lavorative del sesso maschile, cosa che aumento di circa il 30 per cento la probabilit­à di avvertire una qualche difficoltà uditiva.

↘ I sintomi dell’ipoacusia: bisogno di farsi ripetere più volte parole o frasi; difficoltà a comprender­e una conversazi­one che avviene all’aperto o tra più persone che parlano contempora­neamente; necessità di tenere molto alto il volume della television­e o della radio; tendenza a parlare ad alta voce.

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