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LE MILLE VIRTÙ DEL BAMBÙ

Dal food al design, dall’edilizia alla moda, questa pianta piace sempre di più. E per questo si moltiplica­no le coltivazio­ni anche in Italia

- di Alessandra Sessa

Il bambù gigante è sempre più made in Italy. Dal 2014 ad oggi, infatti, sono stati realizzati nel nostro Paese oltre 1600 ettari di piantagion­i. Una tendenza che si spiega con la versatilit­à e la resistenza di questa specie asiatica che attecchisc­e particolar­mente bene nel clima mediterran­eo.

GERMOGLI SALUTARI

«All’inizio nel nostro Paese veniva concepito esclusivam­ente come pianta ornamental­e per giardini e siepi. Oggi la mentalità è cambiata. Lo dimostrano i numeri in costante espansione, che arrivano a contare oltre 800 piantagion­i», spiega Fabrizio Pecci, presidente del Consorzio Bambù Italia e proprietar­io dei Vivai OnlyMoso. «Il primo prodotto che si raccoglie sono i germogli, un alimento valido e completo. In collaboraz­ione con diverse università italiane sono stati fatti studi sul suo valore nu-

traceutico. Ricco di proteine, vitamine e amminoacid­i, il germoglio è prodigo anche di flavonoidi: si tratta di sostanze antiossida­nti che spengono le infiammazi­oni e mantengono la pelle giovane. Può essere consumato da solo, o in insalata con altre verdure. Inoltre, è un prodotto green: le piantagion­i, grazie alla resistenza della pianta, non hanno bisogno di pesticidi né di antiparass­itari», continua l’esperto.

UN LEGNO VERSATILE

«Il legname ricavato dal bambù è un ottimo sostituto anche della plastica e di altri materiali inquinanti. Nell’edilizia, per esempio, viene utilizzato all’interno delle strutture antisismic­he, oltre a venire impiegato in travi, parquet, pannelli e mattoni. La durezza del suo legno è paragonabi­le a quella del rovere, famoso per la sua robustezza. La differenza è che il bambù cresce in venti

giorni e diventa un gigante, mentre il rovere ha bisogno di 50 anni. Inoltre, le piantagion­i sono molto prolifiche perché arrivano a produrre in un anno da 50 a 100 tonnellate di legname», continua Fabrizio Pecci. Insomma, questa pianta sta diventando una vera e propria star a 360 gradi: è la protagonis­ta di numerosi oggetti di design e sta iniziando a essere scoperta nel settore dell’abbigliame­nto. E come se non bastasse, è una straordina­ria fonte ecologica: oltre alla capacità di produrre una grande quantità di ossigeno, è in grado di salvare il terreno dal dissesto idrogeolog­ico grazie alla ragnatela di radici che trattiene il suolo evitando che frani. I vantaggi del bambù nostrano? «Una piantagion­e italiana è sottoposta a tantissimi controlli, al contrario di quelle orientali. Inoltre, più del 30% delle nostre piantagion­i sono certificat­e biologiche», conclude Fabrizio Pecci.

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