Attenta alla trappola del paragone
L’erba del vicino è sempre la più verde, si sa. Ma sicuramente ti sarai resa conto che sottoporti a un confronto costante con la collega, l’amica, la vicina di casa non fa che amplificare la tua scontentezza. «Gli altri possono essere fonte d’ispirazione o di consigli, ma quando diventano lo specchio delle nostre insoddisfazioni sono del tutto inutili, anzi dannosi», avvisa la coach Giuditta Tanzarella. «Il paragone che pone l’accento su ciò che gli altri hanno più di noi non è mai costruttivo, non ci aiuta a evolverci. Quello che dovremmo fare in realtà è renderci conto che ognuno di noi è unico».
Metti a fuoco le tue risorse.
«Invece di chiederci che cosa ci manca, sarebbe più produttivo iniziare con il capire come le doti che possediamo possono tornarci utili», spiega Tanzarella. «Noi siamo il risultato della nostra storia familiare e delle nostre esperienze personali. Prendere a esempio le vite degli altri è disfunzionale perché non ci fa tenere in considerazione che ognuno ha il proprio bagaglio e il proprio punto di partenza. Ciascuno di noi ha risorse che altri non possiedono».
Metti a fuoco le tue qualità.
«Non è facile rendersi conto delle proprie potenzialità, ma si può imparare a farlo», ammette la coach. «Una buona strategia è pensare a quante volte, nel passato, abbiamo ottenuto i risultati che desideravamo e ci siamo sentiti soddisfatti per aver ottenuto i nostri obiettivi. Chiediamoci quali qualità ci hanno aiutato in quei momenti. Oggi ci possono tornare utili?».