Sportello dei diritti del paziente
Al pronto soccorso mi hanno diagnosticato un’infezione acuta ma si sono limitati a consigliarmi un’eco all’addome. Hanno colpe per la successiva peritonite?
Hanno sicuramente sbagliato perché, con un accertamento di un processo infiammatorio in atto, avrebbero dovuto intervenire in “chirurgia d’urgenza”, che è un reparto con accesso proprio dal pronto soccorso. La terapia dell’appendicite acuta è infatti esclusivamente chirurgica e l’orientamento attuale è quello di intervenire precocemente per scongiurare il rischio di perforazione, che aumenta dopo che sono
trascorse 24 ore dai primi sintomi. Eseguito nella prima fase dell’infezione, l’intervento è semplice e rapido, con brevi tempi di degenza e costi sanitari e sociali contenuti. Se si attende, l’appendicite si complica con un ascesso o una peritonite che rendono l’atto operatorio molto più impegnativo, rischioso e gravato da numerose complicazioni intra e post-operatorie. Se nel tuo caso fossero intervenuti subito, l’operazione poteva essere effettuata per via laparoscopica invece che con
una laparotomia e la necessaria resezione di una parte di intestino. Rivolgiti quindi a un avvocato per richiedere i danni per le dimissioni, che sono state incaute e immotivate, e per l’errata gestione del tuo ricovero che ha condizionato la successiva scelta chirurgica, decisamente molto più invasiva proprio a causa del fatto che non si era deciso di operare in precedenza.