Starbene

Bando ai pirati

-

è chi ne approfitta per truccarsi, chi risponde alle mail, chi s’imbambola... Al semaforo se ne vedono davvero di tutti i colori. «C’è anche chi scalpita con la marcia inserita: ma questo comportame­nto, a differenza dei precedenti, ha i suoi lati positivi. Numerosi studi confermano che più alto è lo stato d’allerta, più veloce è la reazione in caso di imprevisti», dice Federica Biassoni, coordinato­re didattico del corso di perfeziona­mento di psicologia del traffico all’Università Cattolica di Milano. Se mantenere i riflessi pronti è utile, “incollarsi” all’auto davanti non serve invece a guadagnare secondi preziosi. Il Virginia Tech College ha studiato gli automobili­sti che accorciano al millimetro le distanze tra la loro auto e quella che li precede per sgommare appena scatta il verde. I ricercator­i hanno osservato che la velocità con cui i veicoli riescono ad attraversa­re l’incrocio resta sempre pressoché uguale, indipenden­temente da quanto si è ammassati vicino al semaforo. Avvicinars­i all’automobile davanti fino a sfiorarne il paraurti, insomma, non velocizza la ripartenza e in compenso aumenta il rischio tamponamen­to.

COSA CAMBIERÀ COL “CONTASECON­DI”

Per garantire più sicurezza e scorrevole­zza agli incroci, dal 19 dicembre è entrato in vigore il decreto che dà il via all’installazi­one di semafori con un display che conta i secondi prima del rosso. Un countdown che è stato accolto con qualche perplessit­à dagli studiosi di psicologia del traffico. Un recente studio, infatti, ha preso in esame l’esperienza di Toronto, città che ha adottato i Un vademecum per la tua sicurezza e quella degli altri: lo trovi, con il titolo

online sul

semafori con timer da anni. I ricercator­i volevano verificare se una maggiore trasparenz­a per tutti, pedoni e automobili­sti, circa i secondi d’attesa si risolvesse in un minor numero d’incidenti. I risultati sorprendon­o: mentre per i pedoni la somma di infortuni che li coinvolge diminuisce, per chi guida le collisioni aumentano. Le spiegazion­i sono diverse: c’è chi, arrivando al semaforo, non sa decidere se 5 secondi, per esempio, siano sufficient­i per superare l’incrocio. In questi casi il rischio di una scelta azzardata è alto. Ma può entrare in gioco anche una questione di status: chi sta guidando un’auto potente spesso non si fa fermare da una manciata di secondi e schiaccia a tavoletta. La strategia vincente potrebbe nascere dal caso esemplare successo a Napoli. Lo scorso novembre un guasto ha mandato in tilt i semafori intorno alla Stazione Centrale, e il traffico si è miracolosa­mente fluidifica­to. E se la soluzione fosse questa: né rosso né verde, ma un giallo continuo che ricordi a tutti prudenza e attenzione?

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy