Starbene

Un vuoto interiore da saziare

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VUOI VIVERE ATTRAVERSO DI LORO UN PIACERE CHE TI NEGHI

Per ultimo, c’è tutta una schiera (inaspettat­a, ma pericolosa) di adulti che mangia attraverso i bambini: li riempiono di caramelle, cioccolati­ni, patatine e pizzette per godersi di un piacere che non si vogliono concedere nei fatti. Si tratta di una sorta di voyeurismo alimentare, che colpisce soprattutt­o chi è sempre a dieta o chi ha eliminato dalla propria tavola intere categorie di alimenti. Rigidissis­mi con se stessi nel mantenere i propri intenti di forma fisica, sublimano l’inevitabil­e tentazione dell’abbuffata scaricando­la sugli altri. Perché non farlo? In fondo assaporano attraverso loro quello snack tanto agognato. Magari qualche volta quel cibo così minaccioso per la linea lo assaggiano pure, però senza troppi sensi di colpa: tanto non entra nel conteggio delle calorie perché è destinato ai bambini che vanno accontenta­ti in tutto e per tutto. Secondo gli esperti, la tendenza a chiedere troppi snack è tipica dei bambini di oggi. «Dai due anni e mezzo in poi, i piccoli spesso mangiano troppo per saziare il loro vuoto interiore», spiega la psicologa.

«I nostri figli non sono abituati ad avere tempi liberi per loro stessi e, quindi, non sanno arrangiars­i nei momenti di noia o di solitudine. Per superarli, a chi chiedono aiuto? Alla cosa più semplice che hanno a portata di mano: il cibo. Che diventa un oggetto vero e proprio, al pari delle lezioni extrascola­stiche, dei regali, dell’attenzione che i ragazzi sono abituati a ricevere in dosi massicce dagli adulti».

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