TRENTENNI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
La stanchezza (e lo stress) sono il tallone d’Achille delle trentenni di oggi, schiacciate tra lavoro e un’agenda fitta di impegni. Ovvio, che alla domanda: “Come ti senti?”, ben il 20 % delle donne dai 24 ai 34 anni abbia risposto “non troppo bene”. Questo il dato emerso da una ricerca svedese pubblicata di recente sulla rivista scientifica PLoS ONE. Tutta colpa, dice sempre lo studio, dell’aumento nella popolazione femminile di casi di nervosismo, malcontento, ansia, depressione, nonché dell’insoddisfazione per la situazione economicolavorativa. Una conferma su quest’ultimo aspetto arriva dal social network professionale LinkedIn: in occasione del lancio dello strumento di consulenza Career Advice, ha promosso un’indagine scoprendo che il 26,8% delle 25-30enni si sente insoddisfatta del lavoro e che quasi il 50% è insicura circa la carriera (le percentuali maschili sono rispettivamente del 15,7% e del 36,2%). «I dati non stupiscono, considerando i ritmi “inumani” della società in generale e dei contesti lavorativi in particolare», commenta Paola Maria Taufer, della Federazione italiana donne arti professioni e affari. «Come mai le donne ne risentono più degli uomini? Perché sono concentrate su ciò che vogliono dalla vita, ma non sono in grado di ottenerlo: sappiamo benissimo che la parità di genere è ancora un’utopia. In più, c’è l’orologio biologico: anche se le ragazze non lo riconoscono, comunica loro che sarebbe il momento di pensare a una famiglia. Un messaggio in conflitto con l’individualismo e la precarietà imperanti, dunque fonte di ulteriore stress».