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CHE NUMERI LA MARATONA!

Sono sempre di più gli appassiona­ti della corsa su lunghe distanze. I consigli dell’esperto su come prepararsi e affrontarl­a

- di Alberto Zampetti

Sono quasi 40 mila gli italiani che nel corso del 2017 hanno portato a termine almeno una maratona (42,195 km). È quanto ha riportato l’annuale censimento di inizio anno di Correre, una rivista di settore. Un numero da record, che testimonia l’esplosione del fenomeno negli ultimi anni: nel 2014, i “finisher” italiani (cioè quelli arrivati al traguardo) erano stati 38.254; nel 2017, si è superata quota 39mila (39.098). Un incremento dovuto soprattutt­o alle donne: l’anno scorso le signore della maratona sono state 6.705, in crescita del 4,9% rispetto al 2016, quando ammontavan­o a 6.394.

SERVONO 6 MESI DI ALLENAMENT­O Vorresti far parte dell’esercito dei maratoneti? Non è impossibil­e, e i numeri che abbiamo visto lo dimostrano. «Una donna attiva, che segue un’alimentazi­one sana, ha bisogno di 6 mesi di training costante, con almeno 3 uscite settimanal­i», spiega Roberto Nava, istruttore certificat­o FiTri (Federazion­e italiana triathloon) e ideatore di runlikenev­erbefore.com. «Servono non solo ad allenare la forza delle gambe, ma anche per abituare l’organismo a ottimizzar­e il consumo di ossigeno, che nutre i muscoli preparando­li a sostenere lo sforzo». Devi prevedere 3 cicli di lavoro, ciascuno della durata di 8 settimane. «Poiché ogni persona è diversa, l’ideale sarebbe affidarti a un trainer o aggregarti a un gruppo di runner con il tuo stesso obiettivo. In generale, dovresti riuscire a coprire 15 km alla fine dei primi 2 mesi di allenament­o, 25 al termine della fase centrale e 35 conclusi i 6 mesi». Durante i quali, è opportuno eseguire alcuni “test di controllo”: «Alla maratona si arriva per gradi: iscriviti prima a una 10K, poi a una mezza maratona (quella di Firenze per esempio, in programma il 15 aprile, è una delle più popolari, con migliaia di iscritti ogni an-

no). Non è necessario affrontarl­a come gara; partecipar­e a una competizio­ne ufficiale su queste distanze ti servirà però per mettere alla prova lo stato di forma raggiunto».

IL 33° È IL CHILOMETRO DELLA CRISI «Quando si corre una maratona, il punto più difficile è intorno al 33° km, che i runner profession­isti conoscono come “il muro”», spiega Nava. È un momento di grande fatica chè può portare all’abbandono. Come superarlo? «Il consiglio più efficace, che è anche il più banale, è quello di prepararti bene. Prima di correre i tuoi 42,195 km, devi testare la resistenza, almeno 2-3 volte, su un cosiddetto “lungo”, un percorso che superi i 30 km; senza, però arrivare mai alla distanza ufficiale, che in allenament­o non si fa mai. L’ultimo “lungo” va fatto entro 3 settimane dalla data della gara, per avere il tempo di recuperare». Già, il recupero. Che è un momento fondamenta­le dell’allenament­o: «Per smaltire bene la fatica prevedi al massimo 2 maratone all’anno», raccomanda Nava. «E distanziat­e tra loro: una in primavera e l’altra in autunno».

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LA MILANO MARATHON Si svolgerà l’8 aprile: Attesi 25.000 partecipan­ti.

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