ROSSETTI A LUNGA TENUTA
Promettono di resistere al passare delle ore, lasciando sulle labbra un velo di colore perfettamente omogeneo. Ne abbiamo passati al vaglio 12, promuovendone 4. Leggi perché ci sono piaciuti
Lipstick che resistono tutto il giorno, senza sbavare, mantenendo le labbra ben idratate: le case cosmetiche propongono formule sempre più “performanti”. Quali sono le migliori? Per rispondere abbiamo testato 12 rossetti a lunga tenuta e ne abbiamo premiati 4.
LA COMPOSIZIONE
Il segreto dei long lasting è racchiuso in due ingredienti: i polimeri vinilici (sicurissimi anche se ti capita di ingerirne un po’) che “legano” il colore alle labbra, e i pigmenti micronizzati che si distribuiscono uniformemente e creano uno velo tenace. «I primi lipstick long lasting avevano una consistenza gessosa: oggi sono morbidi e scorrevoli, grazie alla presenza di sostanze idratanti», spiega Mirko Tagliaferri, truccatore. «Oltre ai lipstick classici ci sono quelli che necessitano di due passaggi: si stende il colore, si aspetta che asciughi e poi si sigilla con un balsamo che idrata e impedisce che il pigmento “migri”». Infine ci sono le new entry, i rossetti liquidi o lip tint: «Contengono pigmenti concentrati e possono essere mat o lucidi».
LA PROVA
Abbiamo applicato i rossetti sulle labbra tenendoli per una giornata intera, valutando la facilità di stesura, il comfort, la durata in termini di tempo, ma anche di sollecitazioni, eventuali sapori sgraditi. Li abbiamo poi rimossi alla sera con uno struccante bifasico. Abbiamo tenuto conto della praticità e considerato il rapporto qualità-prezzo, privilegiando quest’ultimo a parità di risultato.
I CONSIGLI
«Scegli i lipstick classici se hai il contorno labbra segnato da rughette, dove i liquidi tendono a infilarsi, e per sicurezza traccia il disegno della bocca con la matita. Le nuance mat possono seccare un po’: evitale se hai problemi di aridità. Le formule in due step sono molto persistenti ma rinnova l’idratazione ripassando durante la giornata il balsamo labbra in dotazione», conclude Mirko Tagliaferri.