RAMPICANTI MULTI-USO
3 idee per avere riparo da sole e sguardi altrui. Ma anche per goderti una superficie stracolma di fiori
Che tu abbia un giardino o un semplice balcone, una pianta rampicante è sempre un “must”: è bella da vedere, ti protegge dal sole su un bersò, ti nasconde da sguardi indiscreti. E con certe specie hai un tocco di sorpresa e poesia in più. «Le ortensie rampicanti, i caprifogli e alcuni glicini hanno il pregio di non apparire scontati e di essere facili da coltivare», conferma Fabio Giani, vivaista specializzato in rampicanti (vivaigiani. it). L’importante è scegliere la posizione giusta (vedi a lato) e seguire le dritte suggerite dall’esperto.
IN VASO
Bagna con regolarità e non lasciare mai che il terriccio si asciughi del tutto (specie per il glicine), né che ci siano ristagni.
Il fertilizzante è importante perché la terra disponibile è poca. Ad aprile innaffia ogni settimana con del concime liquido universale. A giugno usa del fertilizzante a lenta cessione per piante fiorite. In autunno aggiungi del concime organico, come l’humus di lombrico o lo stallatico.
Rinvasa in un contenitore di qualche cm più grande quando ti accorgi che le radici hanno occupato tutto lo spazio. Il più vigoroso è il glicine, mentre il caprifoglio può rimanere nello stesso vaso per anni.
Il terriccio universale va bene per tutte e tre. Ma se vuoi fare davvero felice l’ortensia, mischialo al 50% con torba o terriccio per acidofile.
A TERRA
Durante il primo anno vanno innaffiate spesso, mantenendo il terreno sempre leggermente umido, per aiutare il radicamento. Dopo diventeranno quasi autonome e dovrai bagnarle solo in caso di siccità.
Per mantenere il terreno fertile usa un concime organico in autunno e uno a lenta cessione per piante fiorite in primavera.
Copri la base con delle foglie o delle cortecce. In inverno proteggono dal freddo, in estate evitano l’evaporazione dell’acqua. E degradandosi arricchiscono il terreno.