ZAMPE AL SICURO
Con regolari attenzioni e piccole precauzioni, puoi prevenire e curare molti disturbi di cani e gatti
Per i tuoi pet la salute di zampe, unghie e polpastrelli è fondamentale per poter camminare correttamente e senza dolore. Ecco come prendertene cura con la consulenza della dottoressa Valentina Chiapatti, creatrice del blog amicaveterinaria.com.
QUANDO E COME TAGLIARE LE UNGHIE «Controlla le zampe iniziando dalle unghie, che potrebbero essere troppo lunghe: sempre più spesso infatti i nostri animali non le consumano perché vivono in appartamento e camminano poco. L’unghia è da tagliare quando inizia a incurvarsi verso il polpastrello col rischio di incarnirsi», spiega la veterinaria. «Un facile test? Fai attenzione al tuo pet quando cammina per casa: se senti il ticchettio delle unghie sul pavimento, è ora di intervenire». Se non lo hai mai fatto prima chiedi al veterinario o al toelettatore di insegnarti la tecnica corretta: «Ti servono forbici e tronchesini appositi. Se l’unghia è chiara, riuscirai a vedere al suo interno dove inizia la polpa, che non va tagliata perché vi si trovano nervi e vasi sanguigni; ovviamente, va fatta più attenzione se è scura».
SOS POLPASTRELLI
«Il tuo amico zoppica o si lecca la zampa con insistenza? Camminando lascia gocce di sangue? Controlla cosa lo affligge: se ha una spina, va subito estratta con una pinzetta; se ha un piccolo taglio, lava con acqua fredda, disinfetta e metti un bendaggio compressivo, cercando poi di tenere l’animale a riposo. «Occorre invece l’intervento del veterinario se il taglio è profondo o, dopo aver sciacquato abbondantemente la parte, se i polpastrelli presentano segni di ustione per aver calpestato sostanze acide o caustiche», prosegue la dottoressa Valentina Chiapatti. «In estate fai poi attenzione alla sabbia e all’asfalto bollenti, che possono danneggiare i polpastrelli di cane e gatto».
SE SI TRATTA DI UNA MALATTIA Purtroppo le patologie croniche alle zampe sono spesso difficili da diagnosticare e da curare. Le pododermatiti sono processi infiammatori purulenti che possono avere infatti molte cause diverse: batteri, funghi, parassiti, allergie, intolleranze al cibo, tumori, difetti d’appoggio o di postura, per citarne solo alcune. Il veterinario dovrà quindi capire quale problema ha di fronte aiutandosi con gli esami che riterrà opportuni (per esempio citologia, scotch test, raschiati, indagini sierologiche, trial alimentari) e poi iniziare una cura. «In questi casi vanno purtroppo sempre messe in conto difficoltà nella diagnosi, lunghe terapie e possibili recidive», conclude l’esperta.