ORA CI SONO I FILI CHE STIMOLANO LA CRESCITA DEI CAPELLI
Tutti li conoscono come trattamento antiage per rassodare i contorni del viso. Ma i fili di biostimolazione in PDO (abbreviativo di polidiossanone, lo stesso materiale anallergico e biocompatibile usato dai chirurghi per i punti di sutura) hanno recentemente trovato un nuovo, interessante impiego. Infatti, vengono oggi utilizzati per rivitalizzare il cuoio capelluto, combattere l’alopecia androgenetica ed arrestare la caduta dei capelli. «Senza bisogno di anestesia, si inseriscono nel cuoio capelluto una ventina di fili che vengono rilasciati dalla punta di un sottilissimo ago», spiega la dottoressa Veronica Manzoni, medico estetico presso il Centro auxologico di Milano e a Romano di Lombardia (Bergamo). «Sottili e lunghi circa cinque centimetri, si dispongono perperdicolarmente l’uno all’altro in modo da creare una rete invisibile che stimola meccanicamente il derma a produrre più collagene, elastina e acido ialuronico. Inoltre, gli studi dimostrano che la loro presenza favorisce la neoangiogenesi, cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni che nutrono il bulbo in profondità. Già dopo un mese si nota un arresto della caduta, un ispessimento dei capelli e un aumento di quelli in fase anagen, cioè di crescita». I fili si riassorbono in 4-5 mesi ma la loro azione di stimolo biologico si mantiene nel tempo. Una seduta costa circa 250 € e per rinfoltire le aree diratate ne occorrono 2-3 all’anno.