Starbene

Non confonderl­e con le allergie

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Spesso si fa confusione tra allergia e intolleran­za, anche perché i sintomi, in molti casi, sono simili. Vediamo le differenze. ↘Allergie Causano la produzione di anticorpi IgE (cosa che non avviene nelle intolleran­ze) e provocano reazioni immediate e intense, che possono arrivare fino allo shock anafilatti­co. «Tali manifestaz­ioni violente ed esplosive sono interpreta­te oggi, in base agli studi più recenti, come un eccesso di difesa da parte del sistema immunitari­o piuttosto che come un “difetto” di funzioname­nto dell’organismo, come si pensava in passato. E, affinché si scatenino, è sufficient­e il semplice contatto con la sostanza», spiega il dottor Gian Paolo Baruzzi. Per sapere se si è allergici a un dato alimento vanno misurate le IgE specifiche per quella sostanza (Rast Test).

↘Intolleran­ze alimentari Il sistema immunitari­o produce solo anticorpi IgG e i sintomi sono dose-dipendente: la loro intensità è direttamen­te proporzion­ale alla quantità di cibo non tollerato ingerito e possono manifestar­si da 1 a 36 ore dopo aver mangiato. Per questo è spesso difficile collegare i disturbi a un alimento specifico. ↘Intolleran­ze genetiche Sono dovute alla carenza o alla mancanza genetica di un enzima per la digestione di un alimento, come la lattasi nel caso del lattosio. Si presentano con sintomi prevalente­mente intestinal­i. La diagnosi può essere fatta con indagini di laboratori­o o con esami genetici specifici. ↘Cure diverse Nei casi di allergia occorre evitare del tutto il cibo che scatena i sintomi. Nelle intolleran­ze genetiche, in certi casi (come in quella al lattosio) basta limitarne l'assunzione. Per le altre "reazioni avverse” servono invece le terapie indicate nelle prossime pagine.

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