Sportello pazienti
Più fogli da leggere, più firme da apporre, ma anche più tutele: dal 25 maggio, in virtù del nuovo regolamento europeo sulla privacy Ue 2016/679, ogni volta che un cittadino cede un suo dato a un’azienda è più informato e protetto. «Le nuove norme valgono per tutte le aziende o i professionisti che maneggiano i nostri dati personali, inclusi quelli del settore sanitario», spiega l’avvocato Marisa Marraffino, esperta di reati informatici. Come si traduce in concreto questa rivoluzione? «Banalmente, anche prima di sederci dal dentista o di scaricare un’app sanitaria riceveremo un documento sulla privacy, da leggere e firmare. Accadeva anche prima, ma rispetto al passato l’informativa sarà più chiara e dettagliata: nel testo verrà specificato l’uso che sarà fatto dei nostri dati (per ricerca, per elaborare statistiche, per inviarci pubblicità, ecc) e ci verrà chiesto il consenso per ogni singola voce. Inoltre – altra novità – potremo pretendere una copia di tutti i dati che ci riguardano, e dovrà essere in un formato strutturato, completo e leggibile da un dispositivo automatico». Il consiglio è quindi di leggere attentamente l’informativa, e stare tranquilli. «Chi conserva i nostri dati da oggi deve adottare misure di sicurezza rigidissime perché questi non possano essere violati».