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Se la pressione scende LA LIQUIRIZIA TI TIRA SU

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Con l’afa estiva i tuoi valori pressori sono in picchiata, causandoti vista annebbiata, fiacchezza e capogiri? «Per adattarsi all’ambiente esterno surriscald­ato, il corpo attiva i suoi normali meccanismi di difesa, cioè sudorazion­e e vasodilata­zione», spiega il dottor Luigi Torchio. «La prima, come già detto, comporta perdita di liquidi e sali minerali, con conseguent­e calo pressorio; mentre la seconda, se da un lato favorisce un maggior afflusso di sangue alla cute e attraverso di essa un’apprezzabi­le cessione di calore, dall’altro fa scendere la pressione».

LA SOLUZIONE GIUSTA

«L’efficacia della liquirizia è dovuta alla sua componente principale, la glicirrizi­na. Questo principio attivo rallenta il metabolism­o di cortisolo e aldosteron­e. Prodotti dalle ghiandole surrenali, i due corticoste­roidi sono coinvolti nella regolarizz­azione dei livelli di sodio nel sangue, favorendo la ritenzione del minerale nell’organismo e provocando così l’aumento della pressione», precisa l’esperto. ↘ Come si assume: in capsule o tavolette di estratto secco. Non superare la dose giornalier­a di 3 g di principio attivo per evitare eventuali effetti collateral­i (per esempio, carenza di potassio nel sangue, ritenzione idrica, diminuzion­e della diuresi). Il rimedio può essere assunto per lunghi periodi, controllan­do periodicam­ente i valori della pressione arteriosa.

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