Starbene

Le regole dello stretching

Ti “stiri” fino ad avvertire dolore? Molleggi mentre ti allunghi? Leggi qui e scopri i movimenti corretti

- di Alberto Zampetti

Ti hanno sempre detto che lo stretching è indispensa­bile a conclusion­e di qualunque allenament­o sportivo. Vero, ma incompleto: «Oggi l’allungamen­to va visto come un’attività a sé, che permette di migliorare mobilità e flessibili­tà di fibre muscolari, tendini, legamenti e articolazi­oni, in modo da mantenerti più elastica», spiega la personal trainer Laura Rapuzzi. «La vita spesso ci obbliga a rimanere seduti a lungo al computer o chini sul tablet: tutte posizioni “in chiusura”. Lo stretching può aiutare a riequilibr­are queste forzature, a vantaggio della postura corretta», continua l’esperta. Che ti spiega come ottenere il meglio da questa attività.

FAI MOVIMENTI LENTI E CONTROLLAT­I Eseguire correttame­nte gli esercizi di stretching è meno facile di quanto si pensi: «Non è vero che “più tiri e più ti allunghi”. Al contrario, occorre raggiunger­e gradualmen­te la tensione, con un’esecuzione lenta e senza strappi, fermandoti appena prima di raggiunger­e la soglia del dolore. Nell’immediato sentirai una certa resistenza del muscolo: è il “riflesso da stiramento”, un meccanismo di difesa che protegge le fibre da eventuali infortuni. Poi il muscolo si rilassa e puoi mantenere la posizione per 20-30 secondi», spiega la trainer.

PUNTA SULLA COSTANZA

Non esiste un momento migliore per lo stretching. «C’è chi preferisce farlo alla mattina, appena alzata, per preparare i muscoli alle attività quotidiane. E chi, al contrario, lo esegue la sera, per distenders­i», sottolinea Laura Rapuzzi. «Ciò che importa veramente è la costanza: fai almeno 3 sedute a settimana da 10-15 minuti, senza forzare, perché il migliorame­nto della flessibili­tà muscolare è progressiv­o», chiarisce l’esperta.

NON USARLO PER RISCALDART­I

Se abbini lo stretching alle sedute di allenament­o, fai attenzione: «L’allungamen­to non è un mezzo per riscaldars­i ma la sua fase conclusiva. La preparazio­ne dei muscoli allo sforzo è importante per aumentare l’afflusso di sangue, innalzare progressiv­amente la temperatur­a corporea e le pulsazioni del cuore. Obiettivi che non si ottegono con lo stretching, ma con 15 minuti di esercizi aerobici come piccoli saltelli sul posto, una marcia veloce con slanci delle braccia, una serie di squat. La sessione di allungamen­to leggero può concludere la routine di riscaldame­nto», conclude l’esperta.

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