Il commento
Stupisce che a soli 35 anni questa lettrice pensi di non avere più molto tempo e si lasci prendere così tanto dall’ansia delle conclusioni. Descrive un rapporto prevalentemente fisico ma appassionato e profondo e questo presuppone una fortissima intesa. È come se il suo spaventatissimo compagno volesse affidare le sue emozioni soltanto al corpo, in attesa di liberarsi dalle antiche paure e di poter finalmente comunicare con lei anche sul piano verbale.
Quando Ambra dice “lasciamo parlare i nostri corpi”, mostra di aver perfettamente inteso il tipo di relazione che si è creato tra loro e tuttavia si lascia incalzare dal tempo, dall’idea che la sessualità da sola non basti per garantire un progetto a due che si proietti davvero nel futuro. Forse sono state le precedenti delusioni a condurla a tali conclusioni pessimistiche, certo la struttura emotiva di questa giovane donna non sembra adatta a reggere un legame come questo, basato per ora sulle allusioni, sulla vaghezza, sulle fughe, sull’ansia. Non si può escludere che il suo timoroso fidanzato riesca a poco a poco a passare dai soli messaggi corporei a quelli più rincuoranti delle parole. Non sappiamo come e se questa storia evolverà. Tuttavia tocca soltanto ad Ambra decidere se affidarsi fiduciosa al tempo o accontentarsi dell’attuale senso di incompletezza.