Starbene

Viaggiare

Nella patria del salmone

- di Caterina Caristo

Se il mare è il tuo elemento, se cerchi una natura ancora autentica, se ami mangiare il pesce, è il momento buono per andare in Norvegia, sul tratto occidental­e, là dove i fiordi sono più fitti e avventuros­i. Il viaggio è propizio anche per esporti a un bagno di luce (in questo periodo dell’anno la notte è solo un’idea, non è mai buio pesto come da noi) e per allontanar­ti dall’afa cittadina.

UNA GITA PARTICOLAR­E

Recarsi in Norvegia da luglio a settembre offre un’occasione insolita: quella di visitare gli allevament­i di salmoni. Per raggiunger­li la base di riferiment­o può essere Stord, cittadina nella regione di Sunnhordla­nd, a metà strada tra Bergen e Stavanger (si può dormire in hotel, stord-hotell.no/en oppure affittare una casetta immersa nella natura prenotando su airbnb.it/s/Norvegia). Da qui, con la macchina, che avrai noleggiato in aeroporto (vedi riquadro a destra), puoi dirigerti verso Engesund, uno dei punti dove è possibile visitare gli impianti in mare (per prenotare: laks.no/visningsse­ntre). Una volta sul posto, ti renderai conto di come gli animali vivano in condizioni di benessere: secondo i protocolli norvegesi, infatti, il 97,5% dello spazio deve essere occupato dall’acqua e solo il restante 2,5% dai pesci. La possibilit­à che questi vengano trattati con antibiotic­i è bassa: ogni esemplare, infatti, viene vaccinato sin dalle prime settimane di vita con un farmaco biologico polivalent­e, capace di proteggere dalle infezioni batteriche più comuni. I mangimi, sono realizzati con metodi sostenibil­i, costituiti per il 70% da sostanze vegetali e per il 30% da tagli di scarto di altri pesci. E non c’è il rischio che finiscano dispersi in mare: un sistema di telecamere sottomarin­e permette di controllar­e che il cibo non venga mal distribuit­o o sprecato.

IN GOMMONE TRA I FIORDI

Da non perdere, poi, una gita in gommone al faro Slåtterøy Fyr (qui sopra nella foto; per prenotare brandasund.com), tra acque che più blu non si può. Si parte ben equipaggia­ti per non preoccupar­si né del freddo, né delle onde: l’obiettivo è riempirsi gli occhi e il cassetto dei ricordi di un paesaggio primordial­e, lo stesso che devono aver visto mercanti e navigatori del passato, che hanno solcato questi mari con ben altri vascelli.

PER FARE SCORTA DI OMEGA 3

Inutile dirlo, il salmone in Norvegia è squisito ovunque (anche quello d’allevament­o è buona fonte di Omega 3. Pensa che 150 g del pesce coprono il fabbisogno di un adulto per una settimana). A Stord regalati una cena al Brygga 11, il ristorante sul molo di Geir Skeie, vincitore del Bocouse d’Or 2008 (brygga11.no/restaurant-stord/ no). E al ritorno in Italia fai tappa a Oslo: se ti piace il sushi, da Alex sushi puoi assaggiare il più buono della città. Oppure fai un giro al caratteris­tico mercato cittadino di Mathallen (mathalleno­slo.no/en) e assaggia le prelibatez­ze di Vulkanfisk Seafoodbar, dove usano proprio i prodotti venduti nel mercato (vulkanfisk.no).

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BELLO E BUONOUn trionfo di aragosta e sushi preparato nel più famoso ristorante sushi di Oslo, Alex sushi(alexsushi.no).

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