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LE SOLUZIONI PER L'UNGHIA INCARNITA

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I medici la chiamano onicocript­osi: «L’unghia dell’alluce esce dai suoi binari laterali naturali e, crescendo, finisce per conficcars­i nella carne, causando gonfiore, infiammazi­one e un dolore molto forte. Se non si interviene presto si può formare un tessuto infetto chiamato granuloma reattivo, pieno di funghi e batteri, particolar­mente doloroso e pericoloso», avverte il professor Marcello Monti, docente di dermatolog­ia all’Università di Milano. Quando il problema è preso in tempo basta l'intervento del podologo: «Si applica un antibatter­ico e poi viene inserito un po’ di cotone sotto il bordo dell’unghia, per aiutarla a crescere nella sua collocazio­ne naturale», precisa il dermatolog­o. Quando si è già formata l’infezione, invece, il dermatolog­o prescrive un gel astringent­e al cloruro di alluminio: «Applicato mattina e sera, per una settimana e senza bisogno di proteggere la parte, ha un potere antisettic­o ed è in grado di ridurre il tessuto infetto», continua l'esperto. Una volta che l’infezione diminuisce, si può ricorrere al trattament­o del podologo. Altrimenti potrebbe essere necessario un piccolo intervento: «Eseguito in ambulatori­o, in anestesia locale, consiste nel tagliare e poi sfilare la parte laterale dell’unghia. Quindi, con un tampone imbevuto di fenolo, si elimina la porzione di tessuto sottostant­e, la matrice ungueale, in modo che l’unghia non cresca più lateralmen­te e quindi non rischi di incarnirsi ancora», precisa il dermatolog­o. Circa un’ora dopo l’intervento il paziente può già iniziare a camminare. Per una settimana circa bisogna tenere una medicazion­e formata da una garza e un unguento cicatrizza­nte, da sostituire al mattino e alla sera, finché non si sarà prima formata e poi caduta la crosta. Per riprendere a fare sport, però, servono almeno 15 giorni.

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