Stop agli anni coi cibi crudi
Non solo va di moda: il Raw Food, cioè il consumo di cibi crudi e poco lavorati, è anche una miniera di antiossidanti. «Nella dieta crudista abbondano materie prime grezze come frutta e verdura, cioè alimenti ricchi di fibre, enzimi, vitamine e minerali, che non vengono sottoposti a cottura, ma al più preparati a temperature inferiori ai 42-45 °C. In questo modo i nutrienti presenti non si deteriorano e i cibi conservano tutte le loro proprietà», spiega Sara Ciastellardi, medico nutrizionista e omeopata a Livorno, Pisa e Grosseto. «Inoltre, il grande consumo di fibre aiuta a spegnere l’infiammazione sistemica dell’organismo, da cui dipende l’invecchiamento cellulare».
ALTRI PUNTI DI FORZA
Inoltre, l’alimentazione Raw Food prevede il consumo di semi (come quelli di lino o girasole) non tostati e l’uso di oli estratti a freddo e cacao crudo, assicurando così la possibilità di fare il pieno dei tanti antiossidanti presenti in questi alimenti. «Anche il pesce viene mangiato crudo (dopo essere stato passato per sicurezza nell’abbattitore) e ciò assicura un adeguato apporto di acidi grassi Omega 3, assai efficaci per prevenire l’invecchiamento ma molto sensibili al calore», aggiunge l’esperta.
PERCHÉ SIA UNA SCELTA SANA
Il crudismo può essere onnivoro, vegetariano o vegan. «Solo nel primo caso assicura tutti i nutrienti, negli altri due il rischio è di andare incontro a carenze, in particolare di proteine, ferro e vitamina B12», commenta la nutrizionista. «E comunque il crudismo non dev’essere una scelta esclusiva, perché in molti casi la cottura serve alla corretta estrazione di tutti i principi nutritivi e permette di eliminare eventuali antinutrienti. In più, gli alimenti crudi espongono al rischio di fermentazioni intestinali e, se la presenza di vegetali è eccessiva, si può andare incontro a disturbi come la colite».