Perché ci piace colorare le parolacce?
I colouring books “vietati ai minori” promettono una strada alternativa a quello sfogo verbale a base di insulti e imprecazioni che molti utilizzano per calmare la rabbia e annientare lo stress. Anziché essere urlate contro qualcuno, con il rischio di rompere definitivamente il dialogo e peggiorare le situazioni, le parolacce vanno colorate sulla carta. Dunque, queste pubblicazioni consentono di esprimere il proprio disappunto e la frustrazione in silenzio, senza coinvolgere altre persone. Da notare il fatto che i termini in questione siano disegnati con caratteri accattivanti, inseriti in rilassanti mandala o contornati da immagini rassicuranti come creature fantastiche e teneri animaletti. È probabile che il successo della collana (edita da Magazzini Salani) sia dovuto anche a questo accostamento di volgarità esplicita, eleganza e innocenza. Accostamento che spiazza e può far sorridere, contribuendo a mitigare le emozioni negative. Attenzione, però: gli album con le parolacce non sono arteterapia e i loro benefici sono in genere superficiali e momentanei. Per risolvere la rabbia bisognerebbe tenere presente la sua vera essenza e indagarne le cause. Si tratta infatti di un’angoscia che, invece di essere elaborata interiormente, viene sfogata contro qualcuno. E ciò che la provoca, in genere, è il non sentirsi riconosciuti e/o valorizzati.