Gli esercizi
PARLA BENE CON TE, PARLA BENE DI TE Cerca di essere prima di tutto compassionevole con te stesso quando ti sembra o ti accorgi di avere sbagliato. «Il modo in cui ti parli è fondamentale e modifica la prospettiva con cui vedi le cose e quindi anche i comportamenti che assumi per affrontare tutte le situazioni, le incertezze e le scelte della tua vita», puntualizza lo psicologo e psicoterapeuta. Esercitati ogni giorno a farti almeno un complimento per come sei, per quello che hai pensato, per come hai agito. Porta con te un foglio e una penna e annota quante volte, durante il giorno, ti parli da amico o alleato e quante, invece, da supercritico. Alla sera potrai vedere quanto (e se) ti stai trattando bene. Quindi concentrati su quello che pensi e sull’emozione che provi quando ti rivolgi a te stesso in un certo modo. «Scoprirai che, se ti parli da amico, le cose funzionano meglio anche quando non sembrano proprio positive. E tenderai a incoraggiarti e a perdonarti piuttosto che a darti contro», rassicura Emanuel Mian.
VIVI “QUI E ORA”
È una delle regole base della mindfulness: fermarsi e notare cosa accade mentre accade, senza prendere alcuna decisione o dare un giudizio. Molto spesso è proprio il rapporto non utile con il cibo (mangiare troppo velocemente per la fretta della vita di tutti i giorni o abbuffarsi per fuggire da un’emozione spiacevole) a non permetterti di rimanere presente nel “qui e ora”. L’esercizio da eseguire? Quando sei a tavola cerca di fare attenzione a come e perché mangi. «Maggiore consapevolezza raggiungerai, più riuscirai a controllare positivamente quanto, con cosa e perché ti alimenti», commenta l’esperto.
CONSIDERA I PROBLEMI COME SFIDE Così facendo cambierai già il modo di percepirli e soprattutto l’atteggiamento nei loro confronti. Poi prova a fare questo esercizio: pensa a una situazione in cui ti trovi, ma fallo come se non ti riguardasse, pensaci come se fosse una sfida proposta da un amico, una persona alla quale vuoi molto bene e per la quale desideri solo il meglio. «Guardare i problemi dal “di fuori” ti eviterà di agitarti, prendere decisioni affrettate o sprofondare nell’immobilismo», garantisce il dottor Mian.