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FORMAGGI D’AUTORE

Quelli di malga sono così pregiati che vengono venduti all’asta come un’ opera d’arte. Organizza un weekend in Trentino per gustarne tutto il sapore

- di Silvia Calvi

Forse non tutti sanno che, oltre a quelle di quadri o gioielli, da qualche anno in Trentino si tengono anche le aste di formaggi, vere e proprie cerimonie alimentari nella suggestiva location di Castel Caldes in Valdisole, con tanto di catalogo e battitore ufficiale. Lì una forma, tra quelle stagionate da 1 a 13 anni, può essere battuta anche a 350-400 €. Ovviamente non parliamo di prodotti qualsiasi, ma di quelli, particolar­issimi, di malga. «L’idea dell’asta è nata per valorizzar­e ancor più un prodotto di eccellenza, che nasce come formaggio umile ma che negli ultimi anni è stato sempre più apprezzato e richiesto da chef, ristorator­i e nutrizioni­sti», spiega Francesco Gubert, agronomo, maestro assaggiato­re e collaborat­ore del progetto Fermalga, un’iniziativa finalizzat­a alla promozione e selezione di ceppi lattici autoctoni.

UN MIX NUTRIZIONA­LE PERFETTO

«Per iniziare, questi formaggi sono a base di latte crudo e vengono creati in un periodo ben preciso, da giugno a settembre, direttamen­te a 2.000 metri di quota. Accanto agli alpeggi, infatti, sorge circa un centinaio di caseifici in cui il latte appena munto viene lavorato a mano, nei paioli di rame, proprio come si faceva una volta», prosegue l’esperto. «È questo mix perfetto tra erba fresca, qualità dell’aria e rapidità della trasformaz­ione manuale a rendere questi prodotti speciali. Anche dal punto di vista nutriziona­le, perché sono ricchi dei betacarote­ni presenti nell’erba (da qui il colore della pasta che tende al giallo), ma anche di vitamina A ed E e di acidi grassi polinsatur­i Omega 3 e Omega 6 (vedi boxino giallo, ndr)». Si tratta insomma di prodotti tanto buoni quanto amici della salute. E che oggi possono essere gustati tutto l’anno, nella versione stagionata 12 mesi. Ma proprio in questa stagione vale la pena di programmar­e un fine settimana in Val di Sole, andando alla scoperta di località come Pejo, Marileva o Folgarida, dove puoi fare trekking nei boschi e tra i meleti della zona, oltre appunto a fare scorta di formaggi con il marchio “Trentino di malga”.

DOVE MANGIARE

Cena gourmet alla Corte dei Toldi, osteria tipica che fa parte dell’associazio­ne Strada della Mela e dei Sapori del club e che propone menu a filiera corta e prodotti dei presidi Slow Food (cortedeito­ldi.it). A Pellizzano, nel cuore della Val di Sole, l’indirizzo giusto è invece il Ristorante La Vecchia Macina (pellizzano.com/ristorante-alla-vecchiamac­ina/), ricavato da un vecchio mulino, dove gustare anche pane e pasta fatti in casa e tanti piatti di carne, come la tartare di capriolo servita con pere, il ronzino di maiale affumicato servito con formaggio alle noci fatto in casa o ancora il lardo proposto con la polenta croccante.

DOVE DORMIRE

Per chi vuole passare una notte in quota, è perfetta una delle 4 camere a un passo da cielo della malga Montesole, accoglient­e e confortevo­le (a Rabbi, in Val Cércen, malgamonte­sole.it, mezza pensione da 65 € in camera doppia). A Terzolas (Trento) si trova invece l’agriturism­o Anselmi, una struttura ecososteni­bile interament­e concepita per ottimizzar­e il risparmio energetico. Puoi rilassarti nel verde immerso tra i meleti, a un passo da Parco nazionale dello Stelvio (agriturans­elmi.com, a partire da 40 € in camera doppia con colazione inclusa).

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