Starbene

Lenti a contatto: occhio alle infezioni

Virus e batteri possono causare la cecità. Meglio rispettare scrupolosa­mente le norme di igiene, allora. E correre dall’oculista ai primi segni di fastidio

- di Marzia Nicolini

L’allarme è stato lanciato da uno studio inglese, pubblicato sul British Journal of Ophthalmol­ogy: ha identifica­to un’infezione oculare che può causare la cecità. Le persone più a rischio di contrarla? I portatori di lenti a contatto poco attenti all’igiene di questi dispositiv­i. «Mentre le infezioni oculari chirurgich­e sono in calo, grazie a procedure ben codificate e a sistemi di disinfezio­ne e cure antibiotic­he che ne scongiuran­o la comparsa, quelle tra portatori di lenti a contatto non accennano a diminuire», avverte il medico oculista Lucio Buratto del Centro ambrosiano oftalmico. «Col tempo molti tendono a indossare le lenti per troppe ore (oltre le dieci di fila), spesso addormenta­ndosi senza averle rimosse o dimentican­do di disinfetta­rle accuratame­nte. Si tratta di abitudini che, sommate, possono portare a un livello di infiammazi­one dell’occhio che, qualora non si interrompa prontament­e l’uso delle lenti stesse, rischia di aggravarsi rapidament­e, portando a infezioni e a volte anche a un calo della vista».

LE REGOLE FONDAMENTA­LI L’Internatio­nal Agency for the Prevention of Blindness (Iapb) ha stilato un elenco di 12 consigli per prevenire le

infezioni (lo trovi su iapb.it). Tra i principali: lavare e asciugare bene le mani prima di toccare le lenti; conservarl­e nei liquidi appositi (non salini); non utilizzare mai l’acqua corrente per sciacquarl­e o conservarl­e né, meno che mai, la saliva; toglierle sempre prima di dormire; non scambiarle mai con altre persone; cambiare ogni 3-6 mesi il contenitor­e. Aggiunge Mary Romano, medico chirurgo specialist­a in oftalmolog­ia al Centro medico Santagosti­no: «Le donne che si truccano e che rischiano di peggiorare la situazione con residui di makeup e i ragazzi, in genere meno attenti all’igiene, dovrebbero orientarsi sulle lenti giornalier­e, da buttare via alla sera». Per non rischiare danni alla vista occorre poi prestare attenzione ai primi, inequivoca­bili segni di disagio: «Se l’occhio inizia a mal tollerare il contatto con la lente, se la lacrimazio­ne è scarsa o assente, se si ha la sensazione di sabbia, è il caso di andare da uno specialist­a, che prescriver­à una cura tempestiva», raccomanda Lucio Buratto. «Meglio evitare il fai da te o il ricorso a prodotti farmaceuti­ci da banco, che spesso non risolvono alla radice la problemati­ca. Con le infezioni non si scherza», sottolinea la dottoressa Mary Romano.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy