GLI ESERCIZI DI STRETCHING
CHI FA LAVORI SEDENTARI O RESTA IN PIEDI PER MOLTE ORE AL GIORNO, È PIÙ ESPOSTO A PROBLEMI DI POSTURA. QUESTI ESERCIZI, CONSIGLIATI DAL DOTTOR SALVATORE MARINELLI, FISIOTERAPISTA, AIUTANO A PROTEGGERE LE PARTI DEL CORPO PIÙ A RISCHIO: SCHIENA, SPALLE E BRACCIA
ALLUNGA LA COLONNA Carponi, indietreggia gradualmente con il bacino finché i glutei non toccano i talloni; le braccia scivolano in avanti e la testa rimane in linea con la colonna, lo sguardo è rivolto verso il basso. Arrivata alla massima estensione, conta fino a 5, poi rilascia ogni tensione e torna alla posizione iniziale facendo i movimenti a ritroso. Ripeti 2-3 volte.
A cosa serve: è uno stretching della colonna e dei muscoli di braccia e gambe. INCLINA LA TESTA
Seduta su un piano rigido, busto eretto, passa il braccio destro sopra la testa in modo da appoggiare la mano sulla tempia sinistra. Premi leggermente, per favorire la flessione laterale del capo. Allo stesso tempo, spingi verso il basso il braccio sinistro mantenendo la mano aperta e il polso piegato a 9°. Resta così per 20-30”, poi ripeti dall’altro lato.
A cosa serve: allunga i muscoli di collo, spalle e avambracci. SCIOGLI LA SCHIENA
In piedi, con le mani sui lombi. Esercitando una leggera pressione sulla parte bassa della schiena, inarca lentamente la colonna per piegarti gradualmente all’indietro: come conseguenza i fianchi e il bacino si muoveranno in avanti, la testa invece verso l’alto. Poi torna alla posizione di partenza e ripeti il movimento 6 volte.
A cosa serve: ad allentare il peso e le tensioni accumulate dalla colonna vertebrale. ALLUNGA I FLESSORI
In piedi, busto eretto e testa in linea con la colonna. Distendi il braccio destro davanti a te con il palmo aperto, come se stessi segnalando a qualcuno di fermarsi. Ora afferra le dita con l’altra mano e comincia a tirarle progressivamente verso di te. Una volta raggiunto il punto di massima tensione, resta così per 3”, poi allenta la presa. Ripeti 3 volte per braccio.
A cosa serve: distende i flessori dell’avambraccio, sollecitati dall’uso del mouse.