Starbene

IL DIETOLOGO

Il vero coach alimentare per tutta la famiglia

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Dott.ssa Carla Lertola medico dietologo Milano, Savona e Torino

Il primo dietologo? Non si scorda mai ma lo si incontra spesso un po’ tardi. E comunque dopo aver provato di tutto con il fai da te.

«Peccato perché, soprattutt­o se è medico, quindi in grado di fare una visita completa, la diagnosi e prescriver­e esami, è una figura di riferiment­o già da giovanissi­me e può garantire un vero check up della salute femminile (quante tiroiditi, gastriti o calcolosi ho intercetta­to nella mia vita profession­ale!) e del metabolism­o», spiega la nostra Carla Lertola, medico specialist­a in scienza dell’alimentazi­one e storico volto di Starbene.

Il pericoloso effetto yo-yo

Uno dei nemici più subdoli e diffusi del benessere femminile è l’effetto yo-yo che i regimi alimentari scorretti hanno sul metabolism­o. «Non mangiare, saltare i pasti, tagliare troppo le calorie ed esagerare con le proteine può far dimagrire sul momento ma fa perdere massa magra (i muscoli, come dice il fisiatra), quella metabolica­mente più attiva», spiega l’esperta. «Così, a furia di prendi e molla le diete, di su e giù calorici, il metabolism­o si abbassa e si inizia ad accumulare massa grassa. Ma ciò non si riverbera solo sul quanto facilmente, e con gli interessi, finita una dieta non seguita dal dietologo si riprendono i chili perduti, ma anche sulla salute. Si può verificare una diminuzion­e di calcio osseo che, soprattutt­o prima dei vent'anni (quando il corpo è in crescita), e in zona menopausa (quando gli estrogeni cessano la loro attività protettiva), può diventare un grosso problema».

Affari di famiglia

Ecco perché il primo contatto con lo specialist­a dell'alimentazi­one dovrebbe avvenire a un'età molto precoce e coinvolger­e tutta la famiglia. «Sono contraria alla medicalizz­azione dei bambini, a meno che non ci siano problemi quali l'obesità, e comunque preferisco rivolgermi a tutti i componenti della sua vita: dai genitori, che devono imparare anche loro la corretta educazione alimentare, a chi cucina, ma anche a chi va a fare la spesa, uomini di casa inclusi», sottolinea Lertola. «Non si mangia bene o si fa una dieta “da soli”, ci vuole un team, come la brigata di cucina per gli chef. Poi, sotto i trent'anni, ci concentrer­emo a mantenere il patrimonio di massa magra e a "resistere" alle mode delle amiche. Un lavoro, quello della difesa dei muscoli e della buona salute del metabolism­o, che va celebrato a ogni compleanno».

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