Starbene

Pranzo e cena

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Abbiamo detto che per 4 giorni alla settimana si dà preferenza alle proteine. Qualche esempio? Un trancio di tonno, di merluzzo o di sgombro alla piastra oppure una sogliola con pomodorini e prezzemolo. Oppure dei petti di pollo o di tacchino, degli hamburger di manzo, due minihambur­ger di ceci, due uova strapazzat­e, delle omelette con i fiori di zucca, degli involtini di vitello, degli spiedini di feta, pomodorini, olive nere e zucchine. «Qualunque sia il menu prescelto, occorre rispettare questa regola. Si inizia sempre il pasto con della verdura cruda sminuzzata (insalata, carote, sedano, finocchi, spinacino ecc) e si conclude sempre con della verdura cotta a piacere, dando preferenza a quella di stagione. «La verdura che apre e chiude il pasto regala un precoce senso di sazietà: grazie alle fibre favorisce il transito intestinal­e e apporta vitamine e sali minerali utili per mantenersi in buona salute», prosegue il professor Rossi. «Attenzione a non eliminare il pane: anche nelle giornate proteiche a pranzo e cena sono sempre ammessi 40 g di pane di segale o integrale, che soddisfa il palato ed evitano di andare in chetogenes­i spinta». E i formaggi? Una volta alla settimana, a pranzo o a cena, è possibile sostituire carne e pesce con 100 g di formaggio molle, come ricotta, primo sale o stracchino. Un’altra cosa importante da segnalare: è possibile spezzare la monotonia della solita “fettina” con un piatto unico appetitoso, la cui ricetta è stata preparata dallo chef Giuseppe Capano. «L’idea del piatto unico è nata per venire incontro a chi lavora e non intende cedere alle tentazioni del trancio di pizza o del panino al bar, così come vuole evitare i piatti pronti ricchi di grassi della tavola calda», spiega Stefania de Napoli. «Sono ricette gustose della tradizione mediterran­ea che ognuno può preparare velocement­e a casa e poi portare in ufficio con un contenitor­e. Il sabato e la domenica questi “piatti unici” cambiano nome: diventano ricette gourmand, che possono essere adatte a tutta la famiglia come piatti sani e gustosi». Infine i condimenti: ogni pasto prevede 3 cucchiaini di olio evo, per cucinare o condire a crudo.

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